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giovedì 10 ottobre 2024 | 15:48
Ambiente

Turismo sostenibile - Oscar dell’Ecoturismo, tra le sette realtà premiate in Italia anche la Ciclovia dei Parchi della Calabria e Catasta Pollino - Notizie

Il riconoscimento di Legambiente dedicato al turismo sostenibile e rispettoso delle comunità e delle culture presenti nei territori

di Redazione Attualità

Ci sono anche due realtà calabresi tra le vincitrici della dodicesima edizione dell’Oscar dell’Ecoturismo di Legambiente, premiate oggi a Rimini, in occasione del TTG Travel Experience dedicato al turismo sostenibile. Si tratta della Ciclovia dei Parchi della Calabria e di Catasta Pollino. 

Sette complessivamente le case histories più virtuose in Italia. Tutte realtà che rappresentano una risposta concreta al problema dell’overtourism, rovesciando il paradigma sintetizzato nell’espressione “il turismo è il petrolio del Paese” da estrarre fino all’ultima goccia a costo di consumare il territorio, a favore di un turismo sostenibile, di qualità, rispettoso dei beni comuni, delle comunità e delle culture presenti nei territori.   

Catasta hub turistico capace di fare rete

Il centro visite “Catasta” di Morano Calabro (CS), in Calabria, hub turistico e culturale del parco del Pollino premiato per la capacità di fare rete e di offrire un luogo di cultura e di incontro innovativo, mettendo a disposizione non solo informazioni turistiche ma spazi di socialità, attività di educazione ambientale, laboratori artigianali, biblioteche e punti di ristoro e shop dedicati alle tipicità territoriali.

Economia turistica positiva e a basso impatto ambientale

C’è poi la “Ciclovia dei Parchi della Calabria”: nata senza necessità di nuove infrastrutture stradali, offre un collegamento tra borghi ed eccellenze naturalistiche dell’Italia interna, creando un’economia turistica positiva e a basso impatto ambientale.

Le altre realtà premiate

Tra le strutture ricettive, premiato il B&B La Voce del fiume di Brienza (PZ), in Basilicata: nato dal recupero conservativo di un palazzo storico e nel rispetto dell’originalità dei luoghi e della sostenibilità edilizia, si distingue per le scelte di risparmio energetico, elettrico e idrico, l’offerta di cibo biologico a km 0, l’utilizzo di detergenti naturali e la promozione della “mobilità green”. Altro riconoscimento al Meininger Hotel Div. Italia: i quattro ostelli (presenti a Milano, Roma e Venezia), quasi tutti realizzati in edifici recuperati e con l’installazione di impianti a fonti rinnovabili, si distinguono per il ridotto uso di plastica, l’inclusività, la scelta della mobilità sostenibile e l’offerta di visita a luoghi meno noti delle grandi città turistiche.

Nella lista dei virtuosi anche gli operatori turistici Salento bici Tour (in Puglia) e Appennini for All di Cese di Avezzano (AQ), in Abruzzo, premiati rispettivamente per la capacità di fare rete sul territorio e portare la cultura della mobilità a basso impatto anche tra le giovani generazioni e per l’innovativa proposta di rendere il turismo in ambito naturalistico inclusivo, praticabile anche da persone con disabilità. 

Un altro premio è stato assegnato all’associazione Insieme a Te di Faenza per il progetto La Spiaggia dei valori, stabilimento dedicato all’accoglienza di persone con disabilità motoria totale. L’accesso (gratuito) mette a disposizione bagni accessibili, attrezzature, uffici, spazi per i volontari e per l’organizzazione di eventi pubblici di sensibilizzazione. 

«Le esperienze a cui oggi assegniamo il riconoscimento di Oscar dell’Ecoturismo 2024 –dichiara Sebastiano Venneri, responsabile nazionale Turismo di Legambiente – sono la risposta migliore all’aggressione crescente dell’overtourism che toglie bellezza ai luoghi, e la dimostrazione della rivoluzione, in atto in Italia, di offerte turistiche autentiche e sostenibili, spesso inaspettate, che mirano a minimizzare l’impatto ambientale, a sostenere le comunità locali e a promuovere la conservazione della biodiversità e l’inclusività. Una direzione giusta, che speriamo venga replicata in tutto il Belpaese, un museo a cielo aperto, che merita una scoperta dolce, non di massa, attiva e sostenibile».