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giovedì 10 ottobre 2024 | 14:36
Ambiente

Parco a rischio - Eolico al largo di Squillace, la Soprintendenza frena sul progetto: da approfondire gli impatti paesaggistici e archeologici dell’opera - Notizie

VIDEO | Previsto l'abbattimento di ulivi e possibili interferenze con siti di rilievo. Il Ministero dovrà fissare una nuova scadenza per le integrazioni richieste alla società 

di Redazione Attualità

Sarà il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica a dover fissare una nuova data entro cui la società Parco Eolico Flottante Enotria dovrà fornire una serie di integrazioni documentali al progetto di realizzazione di un impianto eolico off-shore da realizzare nello specchio d'acqua antistante il golfo di Squillace.

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La Soprintendenza speciale per il Pnrr ha, infatti, chiesto lumi agli organi territoriali sul maxi impianto che prevede l'installazione di 37 aereogeneratori in mare di 200 metri d'altezza da collegare alla rete di trasmissione nazionale tramite cavidotti che, attraversando tutto il golfo per una lunghezza di circa 60 chilometri, raggiungeranno l'alto ionio catanzarese e il crotonese per immettere l'energia elettrica nella stazione di Scandale.

Le integrazioni richieste alla società riguardano essenzialmente un approfondimento sugli impatti paesaggistici e archeologici dell'opera. Ad esempio, la soprintendenza Abap per la Città Metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia ha fatto notare l'assenza, nella documentazione già prodotta, del «diario di bordo/giornale di scavo relativo a tutte le fasi della survey marina».

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Sul fronte degli scavi da realizzare a terra per il passaggio del cavidotto di collegamento alla rete di trasmissione nazionale è stata, inoltre, chiesta a titolo di integrazione «la certificazione di destinazione urbanistica rilasciata da tutti i comuni interessati dal  progetto, compreso la certificazione attestante la tipologia dei vincoli tutori/inibitori e aree percorse dal fuoco che gravano sulle aree interessate dalla proposta progettuale on shore». L'area interessata comprende i comuni a cavallo tra la provincia di Catanzaro e Crotone: Cropani, Botricello e Belcastro per la provincia di Catanzaro e Cutro, Roccabernarda, Crotone e Scandale per quella di Crotone. 

Quel che si intende indagare è l'impatto paesaggistico dell'opera. Ad esempio, «la realizzazione della stazione elettrica di trasformazione prevista nel comune di Botricello interferisce con un oliveto», quindi si chiede una precisa quantificazione delle «piante di ulivo di cui si prevede l’eventuale espianto o l’abbattimento».

Non meno importanti le interferenze che l'eventuale costruzioni delle torri potrebbe produrre sugli affacci a mare. Richieste, quindi, «fotosimulazioni da terra da quote altimetriche significative considerando quali punti di osservazione siti paesaggistici ed architettonici di rilievo del versante collinare e costiero». Le rappresentazioni fotografiche dovranno essere realizzate anche in versione notturna «per verificarne l'eventuale impatto luminoso generato anche dai segnalatori ottici per la sicurezza».