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mercoledì 9 ottobre 2024 | 07:45
Cultura

La proposta - Reggio candidata a Capitale della Cultura 2027, una città crocevia di popoli tra storia e tradizioni dove batte il “Cuore del Mediterraneo” - Notizie

Con l’invio del dossier al ministero è stata perfezionata la proposta che dovrà essere valutata insieme a quelle delle altre sedici finaliste. Ci sono anche 3 calabresi: Taverna, Morano Calabro e Aiello Calabro    

di Anna Foti

«La Città di Reggio Calabria è storicamente legata alle vicende che hanno attraversato il Mare Mediterraneo. Dal Mare Nostrum, che per millenni ha segnato la storia della comunità umana, crocevia di popoli e di culture, tradizioni, miti, scambi culturali e commerciali, Reggio trae la sua forza, la sua bellezza e la sua identità più profonda. Un mare in mezzo alle terre, il cui valore storico si rinnova incessantemente proprio come le onde che da sempre lo attraversano, mentre fa appello al comune senso di responsabilità ed al dialogo tra i popoli con l’obiettivo di garantire un futuro di pace per la comunità umana». Queste le motivazioni che introducono il dossier “Cuore del Mediterraneo” con il quale la città di Reggio Calabria  ha perfezionato la sua candidatura a Capitale della Cultura 2027.  Dunque Reggio Calabria è tra le 17 città finaliste, unitamente alle altre tre calabresi: Taverna nel catanzarese (con il progetto “Bellezza interiore”), Morano Calabro e Aiello Calabro nel cosentino (rispettivamente con i dossier “Morano Calabro: Le Quattro Porte del Sapere. Un Viaggio tra Cultura, Scienza, Natura e Spiritualità” e “Ajello terra antica et grossa et nobile et civile…”).

Il mare nostrum, il suo fascino e la sua storia antica, il suo monito costante di pace, accoglienza e dialogo tra i popoli, la sua suggestiva dimensione di specchio d’acqua tra due sponde. Una bellezza struggente che si pone accanto al dramma migratorio nutrendolo di speranza. Tutto questo e molto altro palpita nel Cuore Mediterraneo di Reggio Calabria.

Il logo: un'identità antica e contemporanea

Un percorso che trova sintesi anche nel logo affidato a un'immagine fortemente evocativa. Richiamando le curve del cuore e le onde dello Stretto, in un gioco delicato di contaminazione tra forme e colori, si delineano le iniziali di Reggio Calabria. È la metafora di incontro e crocevia di popoli ad aver guidato l’ispirazione intrisa di storia e contemporaneità. Un’identità che, attraverso i millenni, arriva ai giorni nostri custodendo preziose tracce di ogni piega del tempo.

Il sindaco Giuseppe Falcomatà: «Una sfida avvincente»

«È una sfida avvincente e senza dubbio ambiziosa. Già la partecipazione e l'ingresso nella rosa delle città selezionate sono una piccola vittoria. Naturalmente - sottolinea il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà - speriamo di superare i prossimi step e di arrivare fino in fondo, ma per noi è stato già un passo importante immaginare questa candidatura e mettere allo stesso tavolo le tante istituzioni che si occupano di cultura in città. Abbiamo puntato sulla nostra unicità, sull'esclusività che caratterizza il nostro territorio. E cioè la sua storia, quel mosaico di culture che deriva dalla stratificazione che questa terra ha vissuto nei millenni, alimentata soprattutto dalla sua posizione baricentrica, non solo in senso geografico, tra i popoli del Mediterraneo.

Oggi Reggio si candida a capitale italiana della cultura ma ricordo anni fa quando ci siamo insediati con il Comune sull'orlo del default finanziario, quando non avevamo nemmeno un euro da investire in servizi che non fossero strettamente essenziali. Un obiettivo del genere era oggettivamente impensabile. Ora le cose sono diverse, e l'ultima estate ricchissima di iniziative culturali lo dimostra. E non perché abbiamo cambiato destinazione ai fondi di bilancio, che rimangono direzionati sui servizi essenziali, ma perché in questi anni abbiamo programmato bene sui fondi extracomunali, ministeriali ed europei.

Questi ci hanno consentito di mettere in fila una lunghissima serie di eventi che intendiamo storicizzare, sostenendo le iniziative di qualità che provengono dalle eccellenze territoriali e promuovendo una programmazione condivisa ed integrata, che mette insieme anche le migliori espressioni dell'area metropolitana. È questa la strada per dare forza alla vera vocazione della nostra città, che diventa attrattiva se sa valorizzare le sue eccellenze, che punta sulla cultura come strumento di riscatto sociale e che trae linfa dalla sua storia per programmare il suo futuro». Così conclude il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

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