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lunedì 7 ottobre 2024 | 21:55
Cronaca

Il processo - ‘Ndrangheta stragista, fissata per il 16 dicembre l’udienza in Cassazione sul ricorso presentato dai legali di Graviano e Filippone - Notizie

Il boss di Cosa nostra e l'esponete del clan Piromalli sono accusati del duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo vittime di un agguato il 18 gennaio del 1994 

di Redazione Cronaca

Il processo "'Ndrangheta stragista" arriverà in Cassazione il prossimo 16 dicembre. Davanti alla Sesta sezione della Suprema corte, infatti, è stata fissata l'udienza in cui si discuterà del riscorso presentato dai difensori del boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano e di Rocco Santo Filippone, ritenuto esponente della cosca Piromalli di Gioia Tauro, condannati entrambi all'ergastolo.

Graviano e Filippone sono accusati del duplice omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, vittime di un agguato il 18 gennaio del 1994 lungo l'autostrada Salerno-Reggio Calabria, all'altezza dello svincolo di Scilla. Nelle motivazioni della sentenza della Corte d'assise d'appello di Reggio Calabria, condividendo l'impianto accusatorio sostenuto dai pubblici ministeri Giuseppe Lombardo e Walter Ignazitto, sono stati sottolineati «gli accertati intrecci che negli anni si sono dipanati tra organizzazioni criminali e ambienti massonici e politici, in un'evidente convergenza e commistione di interessi che mirava al comune intento di destabilizzare lo Stato e sostituire la vecchia classe dirigente che, agli occhi dei predetti, non aveva soddisfatto i loro 'desiderata'». 

Gli avvocati Giuseppe Aloisio e Federico Vianelli, difensori di Graviano, chiedono che la Cassazione annulli la sentenza della Corte d'assise d'appello e, nel loro ricorso, oltre a sostenere che la motivazione della pronuncia è "contraddittoria e illogica", contestano le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Gaspare Spatuzza, Antonino Lo Giudice e Consolato Villani. Dichiarazioni in riferimento alle quali, secondo i legali di Graviano, «la Corte ha omesso di vagliare l'attendibilità dei collaboratori, nonché la costanza e la convergenza delle loro propalazioni». In occasione della stessa udienza del 16 dicembre sarà discusso anche il ricorso presentato degli avvocati Guido Contestabile e Salvatore Staiano, difensori di Rocco Santo Filippone.