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martedì 8 ottobre 2024 | 06:45
Cronaca

La protesta - Scuole inagibili a Reggio, a due settimane dall’inizio ancora disagi: genitori ricevuti dal prefetto - Notizie

VIDEO | I due plessi sottoposti a carotaggi nell’ambito delle verifiche di vulnerabilità sismica. Verso la soluzione del caso Catona ma permangono i problemi per gli studenti del Pythagoras 

di Anna Foti

È iniziata da quasi due settimane la scuola nel comune di Reggio Calabria. Lo slittamento di qualche giorno per le feste mariane e il 19 settembre la prima campanella. Un inizio d’anno certamente segnato dalla comunicazione arrivata a ridosso della prima campanella con la quale il Comune comunicava l’inagibilità di nove dei plessi scolastici sottoposti a carotaggi nell’ambito delle verifiche di vulnerabilità sismica del piano Scuole sicure.

Tra queste scuole, con l’aggravante di non avere però potuto contare su una pronta (più o meno comoda) dislocazione in altri plessi dello stesso istituto in orario mattutino, vi sono la Dante Alighieri Catona (scuola secondaria di primo grado) e distaccamento omologo sempre a Catona.

La soluzione tampone delle lezioni pomeridiane, presso il plesso della primaria Regina Elena dello stesso istituto comprensivo, con tutti i disagi arrecati all’organizzazione della vita familiare e alla vita personale di alunni e alunne, non ha ancora ceduto il passo alla nuova sistemazione, andando oltre il paio di settimane annunciato. Questo ha indotto il comitato a chiedere e ottenere l’incontro odierno con il prefetto.

«Abbiamo avuto un incontro con il prefetto di cui siamo abbastanza soddisfatti. Sappiamo che è stata firmata una delibera, oggi all’ora di pranzo. Non conosciamo il suo contenuto ma la firma già ci lascia molto fiduciosi rispetto a una soluzione del problema in tempi rapidi. Confidiamo di avere presto ulteriori notizie». Così Silvia Condorelli, portavoce del comitato dei genitori della scuola Dante Alighieri di Catona, periferia nord di Reggio Calabria, commenta l'incontro con il prefetto Clara Vaccaro di questo pomeriggio. È stata ricevuta, unitamente ad altri tre genitori del comitato.

La soluzione ma con delibera della Regione

Si era in attesa di una delibera della Giunta regionale necessaria per modificare la destinazione dell’ala agibile dell’ex Ciapi, struttura regionale e in uso alla Scuola superiore per Mediatori linguistici, unica collocazione ritenuta adeguata e rispondente al criterio di territorialità, individuata dal Comune di Reggio come soluzione pro tempore, nelle more del recuperato o rinnovato edificio scolastico. Delibera che oggi il prefetto Clara Vaccaro ha annunciato ai genitori essere stata adottata.

In attesa di questo atto formale, nonostante le rassicurazioni verbali prestate dai vertici del dipartimento Patrimonio della Regione, in occasione del sopralluogo dello scorso 12 settembre, i mediatori non hanno ancora potuto lasciare la struttura per trasferirsi a Reggio presso l’ex Inapli, e il Comune, già dettosi pronto per intervenire, non ha potuto iniziare a eseguire i piccoli lavori necessari e propedeutici all’ingresso delle 14 classi rimaste orfane di scuola.

Le rassicurazioni del prefetto ai genitori della scuola di Catona

«Il prefetto ci ha comunicato oggi della firma di quest’atto per cui l’impedimento dovrebbe essere adesso superato. Una notizia che inizia a tranquillizzarci visto che i turni pomeridiani non sono compatibili con l’organizzazione di genitori che lavorano e che hanno altri figli da accompagnare regolarmente di mattina presso altri istituti. Prima di arrivare a chiedere questo incontro, avevamo più volte segnalato i nostri disagi e le nostre difficoltà con bambini di età compresa fra gli 11 e i 13 anni ai quali queste lezioni pomeridiane stanno sconvolgendo la normale routine quotidiana. Stanno togliendo spazio alle attività extra scolastiche e alle terapie.

Ci sono, infatti, bambini che devono affrontare anche trattamenti particolari per la loro salute. C’è anche la questione dell’affidamento dei bambini per i genitori che lavorano. Sono state settimane difficili perché sono bambini in età da seguire. Adesso confidiamo in una soluzione rapida - ha concluso Silvia Condorelli, portavoce del comitato dei genitori della scuola Dante Alighieri di Catona - in modo da tornare al più presto alla nostra normalità e in modo da restituire anche ai nostri figli la loro dimensione di serenità».

Le scuole inagibili

Galluppi, Vitrioli, Dante Alighieri Catona (secondaria di primo grado), distaccamento Dante Alighieri Catona, parte del plesso Klearcos dell’istituto comprensivo Falcomatà Archi, Melissari Tremulini, Frangipane edificio Nord, Pythagoras (già chiuso in via precauzionale dallo scorso anno), Condera (questa già chiusa e presto cantierizzata per la messa a norma), questi i plessi dichiarati inagibili.

Le soluzioni adottate dagli istituti comprensivi e l’incertezza sul futuro

La strada battuta dagli istituti scolastici, con il supporto del Comune per i traslochi e la predisposizione di un trasporto pubblico straordinario, è stata quello della dislocazione delle classi rimaste senza struttura all'interno di altri plessi degli stessi istituti comprensivi, per come ormai ridefiniti lo scorso anno in base al dimensionamento. Ciò in attesa delle valutazioni da parte dell’amministrazione comunale che, di concerto con i tecnici, dovrà definire il destino delle stesse strutture: se demolirle e ricostruirle o se da adeguarle e ammodernarle. Un’analisi costi benefici che cercherà, ove possibile, di garantire il ritorno nelle scuole originarie. Dipenderà dal fattore sicurezza.

Valutazioni in corso anche per il plesso Pythagoras di Ravagnese, già chiuso dallo scorso anno, e per la Dante Alighieri di Catona. L’assessora comunale all’Istruzione, Anna Briante, nell’ultima seduta della commissione Controllo e Garanzia a palazzo San Giorgio, ha anticipato che «per il distaccamento della Dante Alighieri è consigliata la demolizione. Per il plesso principale invece no. Il costo per metterla a norma è anche sopportabile. Per il plesso Pythagoras ancora valutazioni in corso ma anche nell’ipotesi di nuova costruzione, la scuola resterà a Ravagnese».

Il Pythagoras a Gallina e i disagi quotidiani

Ma i problemi sono contingenti. I genitori degli alunni del plesso Pythagoras hanno posto un forte accento anche sulla necessità di un presidio di sicurezza della viabilità.

Nonostante il trasporto pubblico gratuito, i genitori pongono in luce svariati disagi legati agli spostamenti. Per via di un’aumentata congestione del traffico e di un prolungamento dei tempi di rientro a casa dal plesso dell’istituto Moscato a Gallina, dove sono stati ricollocate le classi, si sta registrando un pregiudizio notevole ai ritmi e agli equilibri familiari.

Gli stessi genitori hanno chiesto lumi sul documento che mancherebbe per meglio allocare le classi presso l’adiacente scuola di formazione Coni Sport e salute. Documento che da Roma ancora non è arrivato, nonostante i solleciti del Comune.

Alcuni rappresentanti del comitato di quartiere di Ravagnese hanno reclamato attenzione poiché la scuola Pythagoras, chiusa già da un anno, è il cuore pulsante della zona.