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giovedì 3 ottobre 2024 | 13:37
Ambiente

Dentro la Notizia - In Calabria è ancora emergenza idrica, Tansi: «La strada giusta? Razionalizzare l’acqua e soprattutto rispettare la natura» - Notizie

Al centro della puntata odierna del format di LaC, condotto da Pier Paolo Cambareri, una delle grandi problematiche legata ai cambiamenti climatici  

di Francesco Oliverio

"Emergenza siccità, Calabria in ginocchio" è questo il tema della puntata odierna di Dentro la Notizia, format di approfondimento in onda LaC, condotto in studio da Pier Paolo Cambareri (la puntata è disponibile su LaC Play). È infatti ancora allarme per la crisi idrica che sta colpendo la Calabria così come tutto il Sud Italia. Ospite nei nostri studi di Cosenza il geologo e ricercatore del Cnr Carlo Tansi.  

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Tansi: «Ci dobbiamo preoccupare dei cambiamenti climatici»

«In molti mettono in dubbio i cambiamenti climatici. Il clima è come il carattere, l'umore per il clima sono i fenomeni atmosferici». Il geologo Tansi attraverso dei grafici ha spiegato i cambiamenti climatici evidenziando un netto aumento dei fenomeni negli ultimi 100 anni. «Ecco perché ci dobbiamo preoccupare - spiega Tansi - di questi cambiamenti».

Al centro della discussione lo sfruttamento del territorio. «L'Italia, ma soprattutto il Sud è sempre più colpito dai cicloni mediterranei. Fenomeni di piogge intense, chiamate in maniera improprie bombe d'acque, che negli ultimi anni hanno colpito la nostra regione e ai quali non siamo pronti. Basti pensare alla tragedia del Raganello, alle alluvioni di Rossano e Soverato. Le nostre infrastrutture sono state costruite anni prima e non sono pronte a reggere a questi fenomeni».

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«Per far fronte alla siccità la strada più giusta è la razionalizzazione dell'acqua»

«Il problema è che quando si scaricano sul terreno questi fenomeni, l'acqua non fa in tempo a convogliare nelle falde acquifere. Questo processo virtuoso si è interrotto. Poi ci sono i fattori umani: le reti idriche e le condotte sono vecchie e non svolgono la loro funzione. Bisogna cambiare il paradigma e progettare - rimarca Tansi - piccoli invasi utili alla gestione delle risorse idriche non dimenticando le grandi infrastrutture da rilanciare».

Per la carenza idrica «la strada più giusta è quella dell'idea di razionalizzare l'acqua partendo dal cambiamento dell'utilizzo domestico. Un mio amico ricercatore che lavora a Dubai mi raccontava la scelta di creare le piogge, riuscendo perfino a modulare la percentuale delle precipitazioni. La realtà per i contadini è quella di non riuscire irrigare i campi, specialmente nel Marchesato dove i terreni sono più argillosi. Dobbiamo cambiare cultura, finalmente si sta iniziando a capire. Per fronteggiare quest'emergenza c'è bisogno, innanzitutto, di politiche attente del Governo centrale e poi soprattutto bisogna rispettare al massimo la natura» - ha concluso Tansi.