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giovedì 3 ottobre 2024 | 11:52
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Inchiesta a Milano - La ’ndrangheta allo stadio San Siro, rapporti tra ultras e club: possibili sanzioni in arrivo per Milan e Inter - Notizie

Niente penalizzazione in classifica ma il rischio di una multa sarebbe alto, Il precedente del 2017 che coinvolse la Juventus potrebbe avere un peso significativo sulla decisione finale

di F.R. S.

L’indagine sui rapporti tra gli ultras delle curve e le due società milanesi, Milan e Inter, ha scatenato un dibattito acceso negli ambienti calcistici. Una delle domande centrali è: quali sanzioni rischiano le due squadre dopo l'inchiesta sugli ultras? Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, è improbabile che si arrivi a una penalizzazione in classifica. L’ipotesi più verosimile, infatti, sarebbe una multa, e il precedente del 2017 che coinvolse la Juventus potrebbe avere un peso significativo sulla decisione finale.  

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La maxi inchiesta condotta dalla Procura di Milano e dalla Polizia di Stato ha messo in luce il complesso sistema che governa il tifo organizzato di Inter e Milan, rivelando infiltrazioni mafiose, estorsioni e pressioni esercitate sulle società calcistiche e sulla politica locale. Nell’ambito di questa indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano, il Gip Domenico Santoro ha disposto 19 misure cautelari. 

Il precedente del 2017

Nel 2017, la Juventus fu coinvolta in un caso simile per i suoi rapporti con gli ultras della Curva Sud. All'epoca, il procuratore federale Giuseppe Pecoraro chiese 30 mesi di inibizione e una multa di 50mila euro per il presidente Andrea Agnelli, oltre a due turni di campionato a porte chiuse e un ulteriore turno con la Curva Sud chiusa. La sanzione fu poi ridotta: Agnelli ricevette una multa di 100mila euro, la società pagò 60mila euro, e la Curva sud venne chiusa per una partita.

Questo precedente potrebbe orientare la decisione riguardante Milan e Inter, con le società che potrebbero affrontare una multa significativa, ma senza conseguenze più gravi come la penalizzazione in classifica o la chiusura dello stadio.

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La richiesta del Procuratore Chinè

Intanto, il procuratore federale della FIGC, Giuseppe Chinè, ha chiesto alla Procura della Repubblica gli atti di indagine non coperti da segreto, inclusa l'ordinanza di custodia cautelare. Questo materiale servirà per valutare eventuali violazioni rilevanti per l'ordinamento sportivo da parte delle società e dei loro tesserati.

La normativa di riferimento è l’articolo 25, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, prevede il «divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori, salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente». Inoltre, vige l’obbligo di osservare «delle norme e delle disposizioni emanate dalle pubbliche autorità in materia di distribuzione al pubblico di biglietti di ingresso nonché di ogni altra disposizione in materia di pubblica sicurezza relativa alle gare da esse organizzate». In caso di violazione, la sanzione va da 10.000 a 50.000 euro.

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Per quanto riguarda i tesserati, il comma 10 specifica il divieto di avere rapporti con esponenti di gruppi non convenzionati con la società. La violazione di queste disposizioni comporta una multa di 20.000 euro. Nei prossimi giorni saranno convocati l'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi, il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti, l’ex difensore nerazzurro Milan Skriniar e il capitano del Milan Davide Calabria per essere sentiti in qualità di testimoni. Al momento la posizione più delicata appare quella legata all'Inter ma bisognerà vedere in che modo deciderà di muoversi la Procura della FIGC dopo che il Procuratore Giuseppe Chiné ha chiesto gli atti alla Procura di Milano.

Cosa aspettarsi

Alla luce di queste normative e del precedente della Juventus, secondo quanto ripotato nell'edizione odierna della Rosea, è improbabile che Milan e Inter subiscano penalizzazioni pesanti come la riduzione di punti in classifica. Più probabile, invece, è che vengano multate, con cifre che potrebbero essere importanti ma non devastanti per due colossi del calcio italiano. Anche se l’indagine sta generando una certa attenzione, sembra che per le due milanesi la questione si risolverà con sanzioni economiche, lasciando intatta la loro posizione in campionato.