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mercoledì 28 agosto 2024 | 18:00
Sport

L’affondo - L’ex ds del Cittanova Condemi senza peli sulla lingua: «Giocatori senza stipendio per mesi, dovevo fargli io la spesa» - Notizie

Il dirigente artefice della ricostruzione del club giallorosso dopo la retrocessione dalla Serie D non usa mezzi termini: «Finale playoff fatta in condizioni penose, c'era qualcuno che remava contro»

di Vincenzo Primerano

La fine di un rapporto che, di certo, ha lasciato qualche attrito quello tra il Cittanova e il direttore sportivo Condemi. Nella scorsa stagione, innanzitutto, dopo la retrocessione dalla Serie D il club giallorosso si è ricostruito grazie anche allo stesso ds, terminando la stagione al quarto posto e conquistando comunque un'ottima finale playoff contro la Vigor Lamezia. Lo stesso Condemi, comunque, tiene a chiarire l'intera annata e le varie situazioni che ci sono state attorno al percorso calcistico della compagine del presidente Contestabile. 

Qualcuno remava contro la società

Ecco, integralmente, le parole del direttore sportivo: «Innanzitutto tengo a ringraziare tutti i calciatori e lo staff, a partire dalla splendida persona che è mister Quattrone. Noi avevamo una squadra forte e costruita per vincere, ma abbiamo avuto sfortuna nel corso della stagione, anche a causa di quel filotto di pareggi, ma con la situazione che avevamo, centrare la finale playoff è stato il massimo che potevamo fare dal momento che l'abbiamo fatta in condizioni penose, anche perché fin dall'inizio del campionato c'era qualcuno all'interno della dirigenza che remava contro, nonostante si veniva da una retrocessione dalla Serie D avendo speso comunque un importante budget. C'era qualcuno che non alcuni giocatori ma la gente era contenta perché vedeva una squadra forte». 

Stipendi arretrati

Sicuramente non ha peli sulla lingua lo stesso Condemi che continua a dire la sua verità, raccontando anche della gestione dei calciatori: «Per mesi ho portato io avanti la situazione, facendo anche la spesa ai calciatori con i miei soldi e a Natale non ho mai visto una società che non prende panettone e spumante per la squadra. Ovviamente ho dovuto farlo io di tasca mia». E ancora: «C'è gente che avanza cinque o sei mesi di stipendio e, nonostante questo, i giocatori non hanno mai detto una parola fuori posto oppure organizzato scioperi, e di questo vanno ringraziati uno a uno perché si sono comportati da veri uomini. La conferma è che, rispetto alla scorsa stagione, dei vecchi in rosa è rimasto solo Condomitti che per me merita altre categorie e, soprattutto, è una persona umana e professionale. Insomma, se abbiamo superato tutte queste spiacevoli situazioni lo abbiamo fatto perché siamo rimasti tutti compatti e uniti. Io stesso non sono stato pagato, e per questo sono pronto a presentare vertenza verso il club. Sono nel calcio da cinquant'anni e di esperienze ne ho fatte, ma quello che ho passato a Cittanova non glielo auguro a nessuno».

Una stima che è invece rimasta con i tifosi: «Tutto questo non lo meritavano soprattutto i tifosi, i quali si sono sempre distinti. Non ho mai subito una contestazione da parte loro e si sono sempre dimostrati vicini alla causa»