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lunedì 8 luglio 2024 | 20:00
Cronaca

L’intervista - Narcotraffico, il colonnello della Guardia di Finanza Giuseppe Dell’Anna: «Remunerativo per la ’ndrangheta ma sappiamo come contrastarlo» - Notizie

VIDEO | Negli studi televisivi del network di LaC, il comandante provinciale della Fiamme Gialle di Cosenza, oltre a parlare di evasione fiscale e truffa, ha spiegato l'impegno del Corpo contro il fenomeno mafioso nella nostra regione

di Antonio Alizzi

La Guardia di Finanza ha festeggiato nei giorni scorsi il 250esimo anniversario della Fondazione. A Cosenza, il Comando Provinciale ha organizzato una cerimonia alla quale hanno partecipato diverse autorità. Oggi, invece, negli studi televisivi di Cosenza Channel il colonnello Giuseppe Dell'Anna, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, ha approfondito alcuni temi trattati nella relazione fornita agli organi d'informazione.

Chi è il colonnello Giuseppe Dell'Anna

Origini salentine per il colonnello Giuseppe Dell'Anna che prima di arrivare a Cosenza, ha vissuto anni importanti in Sicilia, ad Agrigento, e nella sua Puglia. Un uomo del Sud che conosce bene le dinamiche criminali e le problematiche di carattere economico-finanziario del tessuto sociale del Mezzogiorno. È a Cosenza da circa due anni. Anni molto intensi. A cominciare dal 2022, periodo del blitz Reset, per continuare con le altre operazioni di polizia giudiziaria che hanno interessato sia il fenomeno di stampo 'ndranghetistico che reati come l'evasione fiscale, truffa (Reddito di Cittadinanza e Superbonus) e infine reati di tipo fallimentare (bancarotta e non solo).

Lotta al narcotraffico

La Guardia di Finanza è impegnata a 360 gradi nel territorio cosentino. Non facile la situazione nella piana di Sibari, come del resto quella che si vive nell'area urbana di Cosenza, dove sia la procura ordinaria che quella distrettuale hanno usato il pugno duro contro il traffico di sostanze stupefacenti. Sulla capacità della 'ndrangheta di operare in maniera costante sul fronte del narcotraffico, il colonnello Giuseppe Dell'Anna ha detto la sua: «Il traffico di sostanze stupefacenti è assolutamente remunerativo, anche perché il costo d'acquisto della sostanza nei paesi sudamericani è di gran lunga inferiore a quello poi di mercato e quindi i margini di guadagno sono elevatissimi», ha dichiarato Dell'Anna.

Dell'Anna ha spiegato: «Ho accumulato esperienze in Sicilia, da Agrigento, nella mia Puglia, a Taranto e Brindisi, e adesso qui in Calabria. Diciamo che il fattore comune di tutte le criminalità organizzate è sempre la capacità intimidatoria e la capacità di trarre profitto, in un particolar modo, dal traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E su questo posso dire che la Calabria ha una struttura che emerge rispetto alle altre, proprio in materia di traffico di sostanze stupefacenti. Per i collegamenti che ormai ha costruito in maniera solida con il Sud America, basti pensare che ci sono calabresi che stabilmente vivono in Sud America, che costruiscono il focal point non solo per l'importazione in Calabria, ma addirittura in tutta Europa. Quindi sul traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ahimè, la 'ndrangheta ha un primato».

Traffico remunerativo

«Un container di sostanze stupefacenti che spesso riusciamo a intercettare, o quando l'attività intelligence funziona, riusciamo a intercettare nel nostro porto a Giulia Tauro, contiene quantità di sostanze stupefacenti per cifre di milioni e milioni d'euro e quindi è un traffico assolutamente remunerativo perché poi bisogna distinguere il mercato dallo spaccio al minuto, che è molto spesso gestito alla giornata senza arricchimenti, guadagni molto limitati, chi invece opera ad altissimo livello guadagna tanto così come abbiamo potuto rilevare nelle organizzazioni criminali».

Nuove tecniche investigative

Il colonnello Giuseppe Dell'Anna ha fatto un passaggio anche sulle nuove tecniche investigative nella lotta al crimine: «Così come si evolve la criminalità, si evolvono anche le Forze dell'Ordine nelle metodologie investigative. Noi, come Guardia di Finanza, abbiamo la fortuna di avere innumerevoli banchi dati, di avere la capacità di fare un incrocio tra tutti i dati provenienti da queste banche dati. La famosissima analisi, la famosissima attività monte di intelligence si fa inizialmente proprio con le banche dati».