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venerdì 5 luglio 2024 | 12:39
Animal house

Il progetto - Calabria terra di cicogne, contrassegnati 24 piccoli esemplari. Si potranno seguire le rotte migratorie e aree di riproduzione - Notizie

Nei sei anni di attività, grazie all'impegno della Lipu, sono state inanellate140 giovani cicogne. 15 sono state avvistate in natura tra la Calabria e la Sicilia e 9 sono ritornate a riprodursi nella nostra regione

di Redazione Attualità

Si è conclusa nei giorni scorsi l’attività di inanellamento scientifico su 24 pulli di Cicogna bianca nati in Calabria nel 2024. L’attività, al suo sesto anno, rientra nel più ampio Piano di azione denominato “Cicogna bianca Calabria” che la sezione Lipu di Rende ha messo in campo nel 2003 per favorire la nidificazione di questa specie in regione attraverso l’installazione di nidi artificiali, una sorta di piattaforme circolari in legno.

L’attività d’inanellamento, che riveste una particolare importanza scientifica e protezionistica, è stata possibile grazie ad una collaborazione tra Lipu, Ispra ed e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica a media e bassa tensione. I dettagli sono contenuti in una nota stampa del sodalizio rendese. 

L’inanellamento - si specifica nel comunicato - è una tecnica che consiste nel fissare un anello metallico (in policarbonato nel caso di grossi volatili come la Cicogna bianca) al tarso degli uccelli con impresso un codice alfanumerico rilasciato da Ispra, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita. Si tratta di una attività sperimentata soprattutto nei paesi dell’est europeo e in pochissimi altri siti italiani, grazie alla possibilità di leggere il codice alfanumerico sulla lunga zampa della cicogna bianca, darà importanti informazioni sulle rotte migratorie, sulle aree di sosta, sulle aree di svernamento e di successiva nidificazione.

In più l’attività di inanellamento è stata associata, ormai da alcuni anni, alla campagna “Un nome per la Cicogna”, iniziativa in grado di suscitare forti emozioni, dove si può associare il proprio nome al codice alfanumerico del cicognino scelto.

«Nei sei anni di attività sono state inanellate in Calabria 140 giovani cicogne, di queste 15 sono state avvistate in natura tra la Calabria e la Sicilia e 9 sono ritornate a riprodursi in Calabria nella stessa area in cui sono nate o a pochi km di distanza», sostiene Roberto Santopaolo responsabile del progetto. Dati scientifici interessanti che la sezione di Rende presto elaborerà e che evidenziano il fascino e il valore di questa attività. Attività non semplice visto che in Calabria le cicogne bianche nidificano esclusivamente su tralicci e pali elettrici.

«Questo significa che non si può operare in autonomia ma in sinergia con e-distribuzione, l’unica ovviamente autorizzata ad operare sulle linee elettriche. Per questo desideriamo ringraziare e-distribuzione e in particolare Vito Antonio Morrone, responsabile UT di Cosenza, Francesco Gencarelli, dell'Unità tecnica di Cosenza per la redazione e l'organizzazione delle attività lavorative e le squadre blue team di Rende, Castrovillari, Acri-San Giovanni in Fiore e Corigliano-Rossano dirette rispettivamente da Francesco Garro, Maurizio Bifano, Agostino Gaudio e Francesco Pedatella.  Ma un grosso grazie va anche ai nostri volontari e attivisti Lipu, Katharina Werner, Stefania Pistocchio, Giorgio Berardi, Fernando e Roberto Santopaolo, che hanno costantemente monitorato i nidi con una frequenza elevata per poter capire l’età giusta dei pulli.  Infatti, affinché l’operazione di inanellamento vada a buon fine, deve essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35° e 40° giorno di vita di ogni singolo cicognino; dato questo che si acquisisce solo con una grande mole di lavoro sul campo da parte dei volontari».

Ringraziamenti sono giunti all’indirizzo di «Mario Pucci, volontario Lipu nonché inanellatore ufficiale di questa attività in Calabria e dotato di regolare patentino Ispra. La sua professionalità ed esperienza è stata decisiva e fondamentale nel portare avanti questo progetto» e alle «aziende agricole nelle cui proprietà ricadono i nidi di cicogna che hanno autorizzato, a volte anche con colture in atto, l’accesso e l’avvicinamento ai nidi con gli automezzi.L’appuntamento con questa affascinante attività scientifica sarà a maggio del prossimo anno, mentre per i primi di agosto la sezione stilerà un resoconto generale su quella che è stata l’attività riproduttiva 2024 della cicogna bianca in Calabria».