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sabato 29 giugno 2024 | 15:54
Cronaca

L’inchiesta - Botte e umiliazioni perché rifiuta di sedersi al tavolo del bar con due presunti esponenti di una ‘ndrina vibonese - Notizie

L’accusa della Dda: un uomo di Fabrizia sarebbe stato aggredito in un bar per non aver mostrato riverenza nei confronti dei fratelli Maiolo di Acquaro

di Alessia Truzzolillo

La colpa del malcapitato? Avere rifiutato di sedersi al tavolo di un bar con gli esponenti della cosca. Per questa ragione lo sconosciuto avventore di un locale di Arena, a settembre 2018, è stato preso a schiaffi e pugni sul volto da Francesco Maiolo, classe ’79, ed è stato poi redarguito e messo a posto da Angelo Maiolo.

I due sono considerati dalla Dda di Catanzaro esponenti apicali del locale di Acquaro, nel Vibonese. Sono stati tratti in arresto, insieme ad altri presunti esponenti e sodali della 'ndrina, lo scorso 21 giugno. Il gip Arianna Roccia ha emesso misura cautelere in carcere nei loro confronti per associazione mafiosa, perché considerati tra i responsabili della strage di Ariola del 2003 (nel corso della quale sono morte tre persone) e anche, tra le altre cose, per violenza privata aggravata, ossia per l'episodio avvenuto nel bar di Arena nel 2018.

E mentre Francesco Maiolo lo apostrofava con frasi come «tu non sai chi sono io», Angelo Maiolo lo portava in un luogo appartato dove proseguiva con frasi minacciose.Un lungo discorso, a parte incomprensibile dove, però, la minaccia finale, s’è sentita chiaramente: «… ti squaglio, capito».Il malcapitato è stato anche costretto a sedere con i fratelli Maiolo e un’altra decina di loro amici dove, scrive l’accusa nel capo di imputazione per violenza privata aggravata, «lo umiliavano ed intimidivano dinanzi a tutti i presenti» e, successivamente, a seguire Angelo Maiolo lo portava in un altro luogo lì nelle vicinanze per istruirlo su cosa dire una volta rientrato nel suo paese. Continua a leggere l'articolo su Il Vibonese.