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sabato 22 giugno 2024 | 11:15
Ambiente

Verifiche in corso - Reati ambientali, controlli nell’Alto Tirreno cosentino: denunce, sequestri e sanzioni per 112mila euro - Notizie

Sono stati anche effettuati campionamenti in tre depuratori e in cinque vasche di raccolta reflui da parte di personale dell’Arpacal allo scopo di intercettare eventuali flussi inquinanti

di Redazione Cronaca

Controlli nell’Alto Tirreno cosentino nell’ambito dei reati ambientali. Tre persone denunciate, immobili sequestrati, sequestrato pesce non a norma. Sono state elevate sanzioni per un totale complessivo di circa 112mila euro. A Scalea e San Nicola Arcella i carabinieri hanno compiuto verifiche su 3 depuratori, 4 aziende zootecniche, 11 stabilimenti balneari, 1 cantiere edile, 5 vasche di raccolta reflui di altrettanti parchi condominiali, 1 cementificio e 1 autodemolitore. Sono stati accertati una serie di illeciti: lo scarico dei reflui fognari depurati con valori fuori tabella e la compilazione del registro di carico e scarico dei fanghi da depurazione con dati incompleti o inesatti.

In alcuni lidi, l’assenza delle dotazioni di sicurezza previste da specifica ordinanza dell’Ufficio circondariale marittimo di Maratea, illeciti amministrativi in materia di pesca e acquacultura con il sequestro amministrativo di circa 52 chili di prodotto ittico non tracciabile, mancanze igienico – sanitarie che hanno portato anche alla chiusura di un locale adibito a deposito alimenti. In un cementificio, violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e il mancato stoccaggio di oli esausti in conformi contenitori.

Tre persone sono state denunciate: tra queste l’amministratore unico di una ditta che aveva allestito un cantiere per la ristrutturazione di un’abitazione privata, il proprietario di quest’ultima e il direttore dei lavori per plurime violazioni della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per aver costruito senza specifiche autorizzazioni in un’area con vincolo paesaggistico e sismico. L’abitazione è stata anche sottoposta a sequestro. Nell’ambito di quest’ultimo controllo è stata verificata anche la presenza di tre lavoratori non regolarmente assunti.Infine, sono stati effettuati campionamenti in tre depuratori e in cinque vasche di raccolta reflui da parte di personale dell’Arpacal allo scopo di intercettare eventuali flussi inquinanti e pianificare, in prospettiva futura, ulteriori mirati controlli.