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sabato 15 giugno 2024 | 23:02
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Il progetto - Vacanze solidali, la Caritas accoglie 700 bambini ucraini per l’estate: un gruppo arriverà anche in Calabria - Notizie

Minori e accompagnatori attesi a Lamezia. Il cardinale Matteo Zuppi, presidente Cei: «L'accoglienza allarga il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace»

di Redazione Attualità

Immagine di repertorio

Con l'arrivo del primo gruppo di bambini e bambine provenienti dalla città di Nikopol in Ucraina prende il via anche nel 2024 l'iniziativa "È più bello insieme", un programma di Caritas di vacanze solidali per minori e accompagnatori provenienti da contesti di guerra. In tutto 700 minori, di cui 42, con 8 accompagnatori, in arrivo sabato 15 giugno all'oratorio-ostello "Oasi del Bello" della comunità parrocchiale di Tiggiano (Lecce), dove alloggeranno ospiti della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.

Un programma avviato nel 2022, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, sostenuto dalla Conferenza episcopale italiana che ha permesso di accogliere fino ad oggi più di 700 tra minori e adulti accompagnatori (di cui 600 la scorsa estate) e che anche quest'anno, dal 15 giugno al 30 agosto consentirà ad altrettanti minori, con i loro accompagnatori, in periodi e luoghi diversi, di trascorrere una vacanza in Italia lontani dalla guerra e dalla difficile condizione che vivono oramai da più di due anni. Durante l'estate 2024 i minori verranno accolti dalle Caritas di Cosenza, Lamezia Terme, Como, Senigallia, Iglesias, Jesi e Ugento-Santa Maria di Leuca in due momenti diversi, presso strutture situate al mare e in montagna. Anche le Acli partecipano al programma gestendo l'ospitalità di uno dei gruppi in Piemonte.

Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, lo scorso 20 maggio, di fronte all'Assemblea generale dei vescovi, aveva auspicato la promozione di "azioni solidali" e la definizione di «soluzioni inclusive e realmente incisive, in grado di rafforzare il senso di comunità e di reciproca cura, affinché nessuno sia tagliato fuori o venga lasciato indietro» e che le comunità divengano «luoghi di accoglienza per tutti». «È l'accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace: in questo senso accoglieremo i minori provenienti dall'Ucraina per un'estate di solidarietà».