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mercoledì 12 giugno 2024 | 07:00
Cronaca

La scoperta - Telefonavano dal carcere di Cosenza all’esterno, indagati 49 detenuti - I NOMI - Notizie

Cinquanta in tutto le persone finite sotto inchiesta. Nel mirino della procura anche reclusi conosciuti, come Ottavio Marincola, Mario Pranno, Nicola Campolongo e Vincenzo Liberato Candreva

di Antonio Alizzi

Avrebbero utilizzato un telefonino per chiamare all'esterno. Stavolta è stata la procura cittadina ad accendere i riflettori sul casa circondariale di Cosenza intitolata a Sergio Cosmai, l'ex direttore dell'istituto penitenziario ucciso dalla 'ndrangheta cosentina. Cinquanta gli indagati, di cui 49 detenuti.

Secondo l'ufficio di procura i reclusi si sarebbero procurati un telefono cellulare al quale veniva associata una sim card idonea ad effettuare comunicazioni. Il numero di cellulare era lo stesso per tutti. Il pubblico ministero Domenico Frascino ha ricostruito 61 episodi, dove oltre ai detenuti sono coinvolti anche alcuni familiari degli stessi che, secondo il teorema accusatorio, avrebbero procurato al marito o al convivente l'apparecchio telefonico.

Carcere di Cosenza, detenuti nel mirino

I fatti contestati sarebbero stati commessi tra ottobre 2022, un mese dopo il blitz di Reset, e giugno 2023. L'avviso di conclusioni delle indagini preliminari è partito nei giorni scorsi e nell'elenco figurano anche volti noti della criminalità cosentina e calabrese. Tra questi: Ottavio Marincola, considerato intraneo al clan di Cirò; Mario Pranno, negli anni ottanta e novanta a capo della cosca alleata con il boss Franco Perna; Nicola Campolongo, padre di "Cocò", assassinato brutalmente a Cassano Ionio insieme al nonno Giuseppe Iannicelli e alla fidanzata del nonno del piccolo; Vincenzo Liberato Candreva, alias il "Vichingo", già condannato nel processo antimafia Anaconda.

Nel registro degli indagati risultano iscritti: