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martedì 21 novembre 2023 | 11:38
Cronaca

Lotta ai clan - ‘Ndrangheta nel Vibonese: chiesto processo per 285 indagati nelle operazioni Maestrale-Carthago, Imperium e Olimpo - Notizie

La richiesta di rinvio a giudizio coinvolge anche ex dipendenti pubblici, avvocati, ex politici e imprenditori. Le indagini avevano fatto luce sulle azioni dei clan a Mileto, Zungri, Vibo, Cessaniti e Tropea

di Redazione

La conferenza stampa dell’inchiesta Maestrale Carthago

La Dda di Catanzaro chiude tre inchieste, le riunifica e chiede il processo per 285 indagati ritenuti intranei o comunque vicini ai clan del Vibonese. Si tratta delle operazioni Maestrale-Carthago, Olimpo ed Imperium alle quali hanno rispettivamente lavorato i carabinieri, la polizia e la guardia di finanza.

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La chiusura delle inchieste

La richiesta di rinvio a giudizio interessa tra gli altri: l’ex direttore generale del Dipartimento Turismo della Regione Calabria Pasquale Anastasi, accusato di traffico di influenze illecite aggravato dalle modalità mafiose; Rodolfo Bova, ex capo struttura del Dipartimento Turismo della Regione; l’ex dirigente dell’Asp di Vibo (ed attuale direttore sanitario della clinica Villa Sant’Anna di Catanzaro) Cesare Pasqua (accusato di concorso esterno in associazione mafiosa); l’ex presidente della Provincia di Vibo Andrea Niglia (truffa aggravata in relazione ad un concorso); Saveria Angiò (impiegata della Prefettura di Vibo Valentia, nonché cognata del boss di Tropea Antonio La Rosa), Maria Vittoria Errigo (nutrizionista dell’Asp di Vibo); gli avvocati del Foro di Vibo Azzurra Pelaggi, Francesco Sabatino e Daniela Garisto; il sindacalista Gianfranco La Torre; il medico legale Alfonso Luciano; l’ex assessore regionale Francescantonio Stillitani e il fratello imprenditore Emanuele Stillitani.

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Il colpo ai clan

Le operazioni colpiscono in particolare i clan di Mileto, Zungri, Tropea, Vibo Valentia e Cessaniti. Tra le contestazioni, anche quella di omicidio e occultamento di cadavere mossa a Salvatore Ascone di Limbadi in relazione alla scomparsa nel maggio 2016 di Maria Chindamo, l’imprenditrice di Laureana di Borrello che secondo i collaboratori di giustizia sarebbe stata rapita, uccisa e i resti dati in pasto ai maiali.

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I nomi degli indagati