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venerdì 23 giugno 2023 | 11:24
Cronaca

Reset - ‘Ndrangheta a Cosenza, al via l’udienza preliminare nell’aula bunker di Lamezia -LIVE - Notizie

Il Comune di Cosenza ha proposto la costituzione di parte civile. Nel frattempo, durante la seduta si è appresa l'immediata scarcerazione di Fiore Abbruzzese, accusato di associazione mafiosa

di Antonio Alizzi

Al via stamani la seconda seduta processuale dell’udienza preliminare dell’inchiesta “Reset”, la maxi indagine della Dda di Catanzaro contro le cosche di 'ndrangheta di Cosenza e dintorni. Sono 245 infatti gli imputati che rischiano il processo, tutti presenti nella richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pubblici ministeri Corrado Cubbellotti e Vito Valerio, firmata anche dal procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e dal procuratore capo Nicola Gratteri.

20.47 – Il boss Francesco Patitucci parla in aula

Dichiarazioni spontanee del boss di Cosenza Francesco Patitucci di cui daremo conto in un altro servizio.

20.45 – Accolta la questione dell’avvocato Cristiano

Il gup del tribunale di Catanzaro ha accolto la questione preliminare presentata dall’avvocato Cristian Cristiano. La posizione dell’imputato Ernesto Campanile torna nella fase delle indagini preliminari.

19.15 – Gup ancora in Camera di consiglio

A distanza di quasi cinque ore dalla sospensione dell’udienza, il gup Fabiana Giacchetti non ha sciolto ancora la riserva sulle questioni poste dalle difese.

15 – Non fissato l’interrogatorio di Ernesto Campanile

Anche l’avvocato Cristian Cristiano ha presentato una questione preliminare su uno dei suoi assistiti. Parliamo di Ernesto Campanile, recluso in carcere ad Agrigento. Il legale ritiene che il decreto che dispone la richiesta di rinvio a giudizio sia da considerare nullo in quanto la Dda di Catanzaro non aveva fissato l’interrogatorio da lui richiesto.

13.50 – Si aggiunge un verbale di Danilo Turboli

Oltre ai verbali di Porcaro la Dda ne ha depositato un altro: è dell’ex pentito Danilo Turboli

13.45 – Depositati i verbali di Porcaro

La Dda di Catanzaro ha depositato i verbali di Roberto Porcaro, neo collaboratore di giustizia ed ex reggente del clan Lanzino.

13.00- I verbali dei pentiti

L’avvocato Lucio Esbardo ha sollevato una questione preliminare sostenendo che l’omesso deposito dei verbali integrati dei collaboratori di giustizia sia stato lesivo per il diritto di difesa. Si fa riferimento in particolare ai verbali di Roberto Presta, pentito del presunto omonimo clan operante nel territorio di Roggiano Gravina. Gli altri legali hanno posto la medesima questione estesa anche agli altri collaboratori di giustizia.

12.30 – Prima questione preliminare

Nel caso in esame, l’avvocato Fiorella Bozzarello ha sollevato un’eccezione sul 415 bis, ovvero l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato ai fratelli Caputo, tra i 245 imputati. La difesa aveva chiesto a mezzo pec il differimento della data fissata dalla procura per l’interrogatorio richiesto dagli    imputati, esibendo un legittimo impedimento relativo a un’udienza che quel giorno si doveva svolgere a Roma presso la Corte di Cassazione, sempre nell’ambito di “Reset“, ma per altre posizioni. Per la Dda quell’atto era da intendersi come una rinuncia all’interrogatorio. La penalista Bozzarello ritiene che vi sia stata una lesione del diritto di difesa.

12.20 – Fiore Abbruzzese scarcerato per “Reset” durante l’udienza

Durante l’udienza “Reset”, si è appresa l’immediata scarcerazione di Fiore Abbruzzese detto “Ninnuzzu”, accusato di associazione mafiosa.  Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Catanzaro, nuova composizione, presieduto dal presidente Mariarosaria Migliarino (giudice relatore Barbara Elia, a latere Rita Bosco). Il provvedimento che dispone l’immediata liberazione dell’imputato è arrivato dopo l’annullamento con rinvio della sesta sezione penale della Cassazione, secondo cui la motivazione che reggeva l’ordinanza cautelare, relativamente alla partecipazione di Fiore Abbruzzese alla cosca degli “zingari” di Cosenza, era carente e illogica.

Fiore Abbruzzese infatti si trova in carcere da tanti anni ma per la Dda di Catanzaro sarebbe uno dei presunti associati al clan “rom”, confederato con le altre cosche cosentine, quelle operanti a Cosenza, Rende e Roggiano Gravina. Un teorema accusatorio che, dal punto di vista cautelare, non ha retto al punto che il Riesame ha accolto le tesi difensive esposte dagli avvocati Francesco Boccia e Mariarosa Bugliari (studio Bugliari-Tomeo). Fiore Abbruzzese nell’ambito del procedimento “Reset” non sarà sottoposto a misure cautelari, ma rimane in carcere per altri reati commessi negli anni passati.

12.00 – Il Comune di Cosenza parte civile

Il Comune di Cosenza ha proposto la costituzione di parte civile relativamente al capo associativo mediante l’avvocato Francesco Chiaia del foro di Cosenza.

11.50- Cambio legali

Nel chiamare l’appello, alcuni imputati hanno precisato di aver cambiato avvocato e la cancelleria del tribunale ha preso nota di questo mutamento difensivo.

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11.00 - Inizio udienza

A presiedere, il gup del tribunale di Catanzaro Fabiana Giacchetti. Rispetto alla prima udienza, l’ingresso degli avvocati in aula è stato molto più snello, facilitando quindi l’avvio dei lavori. Qualche minuto prima delle 11, il giudice ha dato inizio all’udienza preliminare chiamando l’appello degli imputati tra chi si trova recluso nelle varie case circondariali italiane e chi invece si trova sottoposto a una misura meno afflittiva ed è stato autorizzato a presenziare in aula.  Tra le prime questioni che verranno affrontate dalle parti, ci sarà senza dubbio la proposta di costituzione di parte civile avanzata dai comuni di Cosenza e Rende. 

Gli imputati in carcere

Operazione Reset, gli imputati ancora ai domiciliari

Obbligo di dimora

Obbligo di firma