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martedì 10 agosto 2021 | 19:46
Ambiente

Calabria in fiamme - Incendi, l’allarme del Wwf Italia: «Del Parco dell’Aspromonte rischia di restare solo cenere» - Notizie

L'associazione si unisce alla richiesta del presidente dell'Ente: «Si facciano arrivare rinforzi o perderemo un patrimonio di inestimabile valore». E non risparmia le critiche alla Regione

di Redazione

L’incendio nella Valle Infernale di San Luca

«La Calabria brucia, dal Pollino all'Aspromonte. Gli incendi che da giorni insistono nell'area del Parco nazionale dell'Aspromonte e che hanno già causato ingenti danni e perdita di vite umane, hanno ripreso vigore e violenza, dirigendosi inesorabilmente verso il bosco monumentale e le foreste vetuste di Acatti, Afreni e Valle Infernale, sito Unesco, e verso la zona di riserva integrale. Del Parco dell'Aspromonte rischia di restare solo cenere». Lo afferma, in una nota, il Wwf Italia.

«Siamo particolarmente vicini al presidente Autelitano - afferma Dante Caserta, vicepresidente di Wwf Italia - e a tutte le persone che vivono e lavorano nel Parco dell'Aspromonte. Siamo in contatto diretto con i nostri volontari locali e con le guide del Parco e ci uniamo alla loro richiesta di fare intervenire immediatamente ulteriori mezzi aerei o sarà troppo tardi e perderemo per sempre un patrimonio di inestimabile valore. Serve anche maggiore vigilanza a terra perché, nelle aree in cui le fiamme erano state spente, si sono registrati nuovi focolai, evidentemente appiccati da criminali senza scrupoli che in maniera sistematica stanno continuando a spargere inneschi. Questa situazione sta mettendo in ginocchio un intero territorio e se non presidiata rischia di vanificare ogni sforzo».

«Mentre Draghi ha mobilitato la Protezione civile nazionale e la Regione Calabria chiede lo stato di calamità naturale - afferma il Wwf - l'assessore regionale Gallo denuncia i danni all'agricoltura, ma contemporaneamente, piuttosto che impegnarsi a fare applicare la legge che vieta per 10 anni il pascolo e la caccia nelle aree colpite dagli incendi, si appresta a varare il calendario venatorio con 5 giorni di preapertura (due in più dell'anno scorso), aumentando la pressione che dovrà subire la fauna selvatica nelle poche aree che non saranno distrutte dal fuoco e ignorando la gravità degli incendi e le raccomandazioni del ministero della Transione ecologica. Nei giorni scorsi anche l'Oasi Wwf Lago di Angitola è stata colpita dai roghi, con alberi centenari bruciati e decine di animali in fin di vita recuperati dai nostri volontari».