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venerdì 14 febbraio 2020 | 11:44
Cultura

La ‘nduja elisir d'amore, Coldiretti: «A San Valentino non può mancare» - Notizie

Nella lista dei prodotti per rendere più stuzzicante il tradizionale appuntamento rientra anche il tipico insaccato calabrese

di Redazione

Per rendere più stuzzicante la tradizionale cena di San Valentino, appuntamento irrinunciabile oggi per molte coppie, Coldiretti dispensa consigli sui «cibi dell’amore», «considerati come elisir naturali» e «ai quali sono attribuiti dalla tradizione straordinari poteri stimolanti, in alcuni casi addirittura confermati da prove scientifiche».

 

Tra questi «non può mancare il peperoncino da sempre considerato un potente afrodisiaco per l'effetto vasodilatatorio sulla circolazione periferica e anche la 'nduja grazie al sapiente mix di squisita carne di maiale e al notevole contenuto di peperoncino». 

La lista dei cibi dell’amore stilata da Coldiretti

Nella lista dei piatti consigliati per una cena di San Valentino più stuzzicante, Coldiretti consiglia anche l’anguilla «considerata afrodisiaca sin dall'antichità».

 

Lo zafferano, invece, «favorisce la digestione», il pistacchio di Bronte è consigliato «per l’abbondante presenza di antiossidanti e l'elevato contenuto di arginina, aminoacido che aiuta a preservare la flessibilità delle arterie e a migliorare il flusso sanguigno» e per i più coraggiosi l’aglio «eccitante per Venere» e la cipolla rossa che «se tagliata a metà emana un profumo tipico e fortemente aromatico che cattura i sensi».

 

E ancora, «il finocchietto selvatico ha un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili» mentre «utilissimi sono il miele e il tartufo» e i «pinoli che nella credenza popolare sono propiziatori di fertilità e hanno notevole contenuto di zinco».

«Attenzione alle spezie esotiche»

«Chi pensasse invece di puntare anche su prodotti e spezie esotiche deve fare attenzione - raccomanda la nota di Coldiretti - perché molti di quelli ritenuti 'superfood' provengono spesso da paesi dell’Asia che hanno livelli di sicurezza alimentare molto bassi e numerose segnalazioni del sistema di allarme rapido Ue (Rasff) per contaminazioni microbiche, contenuto di aflatossine o pesticidi oltre i limiti».