È un’estate diversa quella che è da poco iniziata, segnata da un’emergenza sanitaria ancora in corso e una serie di necessarie misure di prevenzione e sicurezza che ancora non ci hanno restituito quella piena – cara – libertà cui siamo sempre stati abituati. Eppure il binomio estate-vacanze continua a resistere ed il turismo anche in Calabria sembra essere pronto a ripartire.  

Voglia di vacanze: i dati

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Confturismo Confcommercio e Swg, infatti, è in decisa risalita l’indice di fiducia del viaggiatore. Vale a dire che, rispetto ai mesi di marzo e aprile, sicuramente più bui sotto l’aspetto dell’emergenza Covid, già da maggio gli italiani si sono dimostrati più propensi a partire e trascorrere dei giorni fuori casa. Dove? Sta qui la novità rispetto agli scorsi anni. Il 93% degli intervistati trascorrerà le proprie vacanze in Italia, ben il 16% in più rispetto all’anno scorso. La meta preferita dalla quasi metà di essi sarà il mare, seguito con uno stacco consistente dalla montagna e poi dai luoghi immersi nella natura. È crisi invece per le città d’arte: uno scarno 17% infatti ha dichiarato di volerci trascorre le ferie. Nella prima vacanza post-coronavirus, insomma, gli italiani prediligeranno l’assoluto relax: c’è voglia di riposarsi, di stare all’aperto, di conoscere posti nuovi o tornare in quelli che si amano dopo i lunghi e difficili mesi di lockdown.   

 

L’offerta calabrese

La Calabria ha decisamente le carte in regola: ha tutto ciò che i vacanzieri cercano. A cominciare dal mare: quasi 800 chilometri di costa, con ampie possibilità di scelta tra lunghe spiagge dalla sabbia finissima e scogliere a picco sul mare, passando per gli arenili ciottolosi soprattutto sul versante Ionico. Le acque limpide, i fondali ricchissimi, il sole che nasce o che muore sul mare a seconda che ci si trovi sulle rive del Tirreno o dello Ionio… sono gli ingredienti giusti per rilassarsi e respirare un po’ di pace.

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Ma la Calabria non è solo questo. Basta spostarsi di poco dalle spiagge per ritrovarsi tra i boschi, su aspri promontori o sulle rive di laghi che sembrano specchi. Tra Pollino, Sila e Aspromonte sono tre i Parchi Nazionali che il territorio calabrese vanta, a cui si aggiunge quello Regionale delle Serre.

 

E poi, ancora, sentieri e percorsi naturalistici che permettono di affacciarsi su scorci e panorami mozzafiato; i borghi, da quelli arroccati come Morano Calabro o Pentedattilo a quelli sul mare come Chianalea, solo per fare qualche esempio. Natura a gogò ma anche cultura e tanta ricchezza anche sotto il profilo dell’enogastronomia, con tanti prodotti tipici per deliziare i palati di forestieri e non.

 

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La riscoperta delle bellezze nostrane

In questi mesi abbiamo tanto sentito parlare di turismo di prossimità e in effetti sembra che proprio questa forma di viaggio si stia affermando per l’estate. Sempre secondo i dati di Confturismo, si preferisce la vacanza vicino casa, sicuramente entro i confini nazionali, e della durata di pochi giorni.

 

Un’estate in cui tra l’altro sembra non si possa contare nemmeno sugli stranieri, che solitamente già di questi tempi affollavano i nostri luoghi. Luoghi che, però, chissà che non si riempiano di vacanzieri locali. Insomma, in primis i calabresi hanno una stagione davanti per riscoprire le bellezze della propria terra. Il lato positivo di questa strana estate 2020.