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Sono stati giudicati «conformi a legge» i sei quesiti referendari "anti trivelle" che riguardano l'abrogazione di alcune parti dell'articolo 38 dello "Sblocca Italia e dell'articolo 35 del "Decreto Sviluppo": è quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione che ne ha attestato la correttezza formale. Ora saranno valutati dalla Corte Costituzionalità per un giudizio di ammissibilità.
I quesiti erano stati depositati lo scorso 30 settembre da dieci consigli regionali: Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise e riguardano, in particolare, l'abrogazione di norme sulle procedure per la ricerca e l'estrazione di idrocarburi e sull'esenzione del divieto del limite di 12 miglia marine dalla costa per queste attività.