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Apprendo con estrema soddisfazione l’adesione del presidente Oliverio all’iniziativa referendaria atta a chiedere l’abrogazione dell’articolo 35 del Decreto Sviluppo che autorizza le attività di prospezione, ricerca e coltivazione di giacimenti di idrocarburi liquidi e gassosi a terra e in a mare. Il Governatore, partecipando al tavolo tecnico dei presidenti delle regioni meridionali e aderendo all’iniziativa inter-istituzionale, ha dato una risposta concreta e rassicurante alle preoccupazioni di tutti quei calabresi, soprattutto quelli residenti lungo i territori della costa ionica, che da tempo stanno lottando per la difesa dell’ambiente e dell’ecosistema. Ed è questa un’iniziativa che sto perorando da tempo, convito che uno Stato incapace di essere rispettoso delle vocazioni e della microeconomia dei territori, debba essere smentito e bloccato dal suffragio popolare. Ora la parola passerà al Consiglio regionale chiamato a ratificare, spero all’unanimità dei consensi, questa importante e strategica decisione mirata a bloccare la campagna neocolonialista del Governo Renzi.
È quanto dichiara soddisfatto il consigliere regionale Giuseppe Graziano plaudendo all’iniziativa promossa dal presidente della regione Puglia, Michele Emiliano, che stamani (venerdì 18) ha convocato a Bari un incontro, al quale hanno preso parte il Governatore Mario Oliverio e l’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, per discutere delle proposta referendaria contro le trivellazioni nell’Adriatico e nello Jonio.
Con l’incontro di oggi – dichiara Graziano – si intraprende un percorso amministrativo-istituzionale che sicuramente è sinonimo di coraggio. Coraggio di cambiare e sovvertire quelle incomprensibili logiche della politica che, spesso, tendono bloccare e sottomettere le volontà dei cittadini. Sicuramente, in questo caso specifico, Oliverio così come molti dei presidenti delle regioni meridionali partecipanti al tavolo e vicini alle linee del Governo Renzi, almeno per il momento, hanno dimostrato obiettività, prendendo le distanze da un provvedimento che, se attuato, decreterebbe la fine del Mezzogiorno. Sono cautamente ottimista - aggiunge il Consigliere della Cdl, annunciando sin d’ora il suo voto favorevole alla mozione pro referendum di cui è promotore insieme ad altri colleghi consiglieri – perché potremo dire di aver vinto questa battaglia solo all’esito della consultazione plebiscitaria, il cui esito – conclude – dipenderà molto dall’impegno che la classe politica regionale dedicherà a far comprendere a tutti i cittadini calabresi le ragioni per le quali è necessaria l’abrogazione dell’art.35 del decreto Sblocca Italia.