"Le nostre non sono terre di conquista e di assalto". Con queste parole il presidente Oliverio ha annunciato il ricorso al Tar contro l'autorizzazione alle trivellazioni nello Jonio alla ricerca di idrocarburi. L'ennesimo fronte dello uno scontro con il governo Renzi. Una iniziativa abbinata a quella simile presa dall'amico "governatore della Puglia Michele Emiliani contro le trivellazioni".


"Nei prossimi giorni - prosegue la nota - la Regione Calabria ricorrerà al Tar del Lazio contro il decreto emanato il 12 giugno scorso dal ministero dell'Ambiente, che permette all'Enel Longanesi la ricerca di idrocarburi in mare con la tecnica Air Gun nello Ionio Settentrionale, praticamente nel Golfo di Taranto, interessando ben tre Regioni. Non permetteremo a nessuno di considerare le nostre come “terre di conquista e di assalto”, dove enti e gestori privati pensano di poter realizzare business e speculazioni economiche a danno dell'ecosistema marino e di quanto esso offre alle nostre regioni in termini di crescita socio-economica e turistica. A tal proposito, a poche ore di distanza dalla sua presentazione, mi sovviene l'enciclica di Papa Francesco sull'ambiente che rappresenta una grande lezione in difesa della terra e dell'ambiente in cui viviamo e che non può assolutamente rimanere lettera morta. Sin da ora - conclude il presidente della Regione  - posso anticipare che insieme al presidente Emiliano promuoveremo, nelle prossime settimane, un'azione comune per contrastare con determinazione e forza il decreto sulla ricerca degli idrocarburi in mare".