VIDEO | L'assessore all'ambiente torna alla foce del torrente Sant'Anna per seguire le attività di Pulizia e replica al biologo Greco che aveva accusato l'ente di mantenere inquinata l'area: «L'amministrazione e le leggi sugli appalti sono altra cosa»
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Non si è fatta attendere la replica del Comune di Vibo Valentia al Wwf che, tramite il biologo marino Silvio Greco, aveva accusato l'ente di mantenere inquinata la spiaggia di Bivona. L'assessore all'Ambiente, Vincenzo Bruni, così come aveva fatto il direttore della Stazione zoologica Anton Dohor, è tornato alla foce del torrente Sant'Anna, seguendo le operazioni di pulizia che la ditta EcoCar sta eseguendo, ma fino ad un certo punto.
«Il puliscispiaggia in azione - ha chiarito - non può operare in quella parte dell'arenile infestato dalla vegetazione. Procederemo, così come abbiamo fatto anche nelle estati precedenti, attraverso una trincia e questo lavoro, non previsto nell'appalto, servirà a tagliare ma non a rimuovere definitivamente l'erba». Secondo quanto riferito dall'assessore, accompagnato nel sopralluogo dal responsabile comunale dell'appalto, Francesco Russo, il Comune «interviene in maniera straordinaria, stante l’impossibilità di azionare la fresatrice che taglierebbe definitivamente l'erba, attività che però richiederebbe autorizzazioni ad hoc essendo quella una zona demaniale».
Proprio la circostanza di essere di fronte a quella che amministrativamente è una spiaggia, aveva spinto Greco ad effettuare dei campionamenti della sabbia - nel suo ruolo di delegato nazionale del Wwf - prove che ora Bruni non considera determinanti. «Al di là se è tutta spiaggia oppure no - argomenta l'assessore - noi stiamo avviando le nostre caratterizzazioni ufficiali, perché vi sono gli enti preposti a certificare ciò che è sabbia di mare e ciò che è terra aggiunta, in ogni caso Greco rimane uno scienziato da cui si deve apprendere, ma l'amministrazione e le leggi sugli appalti sono altra cosa, e su questo la via facile che indica lui è del tutto improponibile».