Sequestrati anche il terreno e l'autocarro sul quale erano presenti circa 2 tonnellate di materiale di attività edilizie pronto ad essere sversato
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È stato sorpreso mentre abbandonava rifiuti speciali in area demaniale ed è stato per questo denunciato mentre un autocarro e un terreno sono stati sequestrati. È il bilancio di un piano straordinario di controllo economico-finanziario del territorio disposto dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, eseguito mediante attività di monitoraggio delle aree e degli snodi stradali maggiormente a rischio, nonché delle attività commerciali, industriali e agricole presenti sull’intero territorio della provincia. In questo contesto militari della Compagnia di Reggio Calabria hanno sorpreso un uomo di 57 anni, M.L., reggino, intento a trasportare rifiuti speciali relativi ad attività edilizia, per il loro successivo sversamento su un terreno.
Insospettiti sia dalla vista di un autocarro con vano di carico coperto da un telo blu che dai sentieri poi intrapresi dal conducente del mezzo, i finanzieri hanno deciso di seguirlo, fino a vederlo accedere nel sedime della fiumara del quartiere Catona della città, dove i militari hanno individuavato anche un terreno sul quale giacevano cumuli di rifiuti speciali già in precedenza sversati. Un attimo prima che il conducente dell’autocarro effettuasse materialmente lo sversamento, i militari sono intervenuti, procedendo all’identificazione dell'uomo e all’analisi del carico constatando che nel cassone dell’automezzo erano presenti circa 2 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, composti prevalentemente da materiali provenienti da attività edilizie, quali mattoni, mattonelle, sterro e tubi dismessi. I materiali erano trasportati su un mezzo non idoneo e privo dei documenti di provenienza e di destinazione dei rifiuti, in violazione di quanto previsto dalle normative ambientali. I militari, quindi, oltre a denunciare a piede libero il conducente dell'autocarro hanno sequestrato il veicolo, i rifiuti speciali e il terreno, dell’estensione di circa 1.000 metri quadri, su cui i rifiuti stavano per essere sversati e sul quale giacevano altri cumuli di rifiuti speciali già precedentemente stoccati.