Educazione alimentare, trasferimento di conoscenze dei saperi legati alla tradizione culturale ed alimentare del territorio, ma anche tutela della biodiversità alimentare e il censimento delle realtà agricole, agroalimentari, distributive e commerciali del territorio. Senza dimenticare la componente paesaggistica ed il grande potenziale attrattivo che la Valle del Mercure genera attorno alle identità gastronomiche ma anche dell'attività outdoor utili a candidare quest'area compresa tra Calabria e Basilicata per un progetto di travel slow «che punterà a far vivere il territorio secondo i paradigmi e i dettami dell’attività che slow food da trent’anni porta avanti nel mondo, del buono, sano e giusto».

 

È l'incipit della nuova condotta di Slow Food "Valle del Mercure" tenuta a battesimo dal portavoce regionale dell'associazione chiocciolata, Maurizio Rodighero, nei giorni scorsi a Mormanno. Nella prima assemblea dei soci ed alla presenza degli amministratori della Valle del Mercure (Giuseppe Regina, sindaco di Mormanno, Gaetano Palermo, Mariangela Russo, sindaco di Laino Borgo, Rocco Bruno, sindaco di Rotonda, Antonio Rizzo, sindaco di Viggianello, Paolo Campanella, sindaco di Castelluccio Inferiore, Giovanni Ruggiero, sindaco di Castelluccio Superiore) e del presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, è stata eletta come fiduciaria Teresa Maradei che ha presentato agli iscritti la proposta di animazione territoriale che guiderà il prossimo quadriennio.

 

A salutare la nascita della nuova condotta calabrese anche Fabio Maria Torchia pochi giorin fa divenuta fiduciaria della Condotta "San Sosti Valle dell'Esaro" e Cesare Renzo referente della della comunità del cibo di Slow food per la salvaguardia della cultivar dolce di Rossano. Valorizzazione territoriale è l'impegno ai quali puntano gli amministratori del territorio insieme per un progetto sotto l'egida di Slow food che per la prima volta tiene insieme due regioni vicine tenute insieme dalla condivisione della Valle del Mercure. Lo stesso presidente del Parco, Pappaterra, ha sottolineato l'importanza del legame forte che esiste tra «la condotta dei territori interni e l'Ente» come spazio e momento utile per «lo sviluppo del territorio e le sue peculiarità enoganostronomiche, paesaggistiche e culturali». Accenno sulle potenzialità dell'area lo ha fatto anche il portavoce regionale di Slow Food Calabria, Maurizio Rodighiero, che ha spinto i territori di Calabria e Basilicata a far crescere l'enoturismo come momento di «turismo di qualità» legato all'esperienza di contatto con gli areali di riferimento.