Si è svolto a Roma il previsto incontro fortemente voluto dal commissario al Sin di Crotone Emilio Errigo con il capo del Gabinetto della Difesa Giovanni Maria Iannucci.

«Il confronto di oggi – ha dichiarato il generale Errigo - ha fatto emergere quanto sia importante poter ottenere entro tempi tecnici brevi la presenza delle unità altamente qualificate, specializzate e addestrate delle singole forze armate per inquadrare e analizzare con la necessaria rapidità e nella giusta dimensione l'entità e le problematiche evidenti e non più rinviabili che riguardano l'enorme quantità di rifiuti speciali e pericolosi ancora presenti sulla costa e territorio della città di Crotone».

«Il capo di Gabinetto della Difesa, generale di Corpo d'armata Giovanni Maria Iannucci, ha ascoltato attentamente e con molto interesse quanto ho doverosamente rappresentato - ha aggiunto Errigo - e mi ha assicurato che le competenti articolazioni della Difesa faranno la loro parte con particolare riferimento all'accertamento e analisi dello stato e pericolosità dei luoghi. Tanto, al fine di contenere con ogni mezzo consentito le conseguenze dannose con riguardo alla salute pubblica, all'ambiente, alla biodiversità e agli ecosistemi. In tal senso nello spirito di una tempestiva e sinergica cooperazione civile-militare verrà costituito un dedicato tavolo tecnico-operativo composto da componenti qualificati della pubblica amministrazione competenti per territorio e esperti di settore che avranno il compito di esaminare ogni singolo aspetto della questione sanitaria e ambientale».

«Sono sicuro - ha concluso - che la nota e riconosciuta sensibilità degli appartenenti alle forze armate, dimostrata in pace e in guerra in ogni evento di difesa e protezione civile, non farà mancare alla città di Crotone il necessario aiuto. Sono dunque molto grato e riconoscente al Ministero della Difesa, nella persona del capo di Gabinetto generale di Corpo d'armata Giovanni Maria Iannucci, per tutto il tempo che mi ha riservato in una particolare situazione di crisi internazionale per conoscere un problema ambientale storico ma, ahimé, ancora attuale».