VIDEO | Il raddoppio della struttura a servizio dell'Ato di Reggio Calabria prevedeva un investimento di 60 milioni di euro da parte della Cittadella. Soddisfazione del Comitato di cittadini che si era opposto al progetto
Tutti gli articoli di Ambiente
L’impianto rifiuti di Siderno non potrà essere ampliato. Così ha deciso il Tribunale amministrativo della Calabria che ha accolto il ricorso di una famiglia annullando il decreto della Regione Calabria che prevedeva l’ingrandimento dell’impianto di Tmb in contrada San Leo a servizio dell’Ato di Reggio Calabria.
Un progetto, quello previsto dalla Cittadella, da 60 milioni di euro. Numerose nei mesi scorsi sono state le iniziative e le denunce pubbliche da parte di attivisti e comitati cittadini.
«È una vittoria dei ricorrenti – si legge in una nota del comitato “Siderno ha già dato” – Rappresenta un primo passo affinché la gestione dei rifiuti e l’allocazione dei siti non sia un atto di imposizione. In questo senso auspichiamo che la Regione Calabria, nell’affrontare la problematica della gestione dei rifiuti, riveda la pianificazione e la dislocazione degli impianti e torni a dialogare con i cittadini. Il comitato “Siderno ha già dato” continuerà a svolgere la sua funzione di controllo e di studio su tutti gli obiettivi sensibili e su tutte le strutture fonti potenziali o reali di inquinamento esistenti sul territorio di Siderno, compreso l’impianto Tmb».