Un impianto di compostaggio per ridurre i costi di conferimento dell’indifferenziato all’impianto pubblico di stoccaggio di Bucita, la cui spesa si aggira attorno ai 136 euro a tonnellata. È il sindaco di Calopezzati Edoardo Giudiceandrea ad aver presentato un progetto al Ministero della Transizione Ecologica per un investimento totale pari a un milione di euro. La zona individuata è quella dove è situato l’impianto di depurazione per il quale l’amministrazione in carica ha chiesto ed ottenuto un finanziamento di 500mila euro per lavori di revamping. Si tratta di un impianto dimensionato anche in previsione dei flussi turistici estivi. Il punto è che occorre dare vita a un intervento manutentivo a causa della corrosione delle strutture interne di larga parte dell’impianto. A Calopezzati la percentuale di raccolta differenziata è al 53%, l’obiettivo è quello di arrivare al 70%.

Importante anche la risposta occupazionale per la gestione dell’impianto di compostaggio: si prospetta l’impiego di quattro unità attualmente a supporto dell’azienda esterna che si occupa del servizio di igiene urbana, più due nuove assunzioni. Quella individuata sarà un’intera area destinata alla lavorazione dei rifiuti e alla depurazione delle acque. «Abbiamo approfittato dei fondi del Pnrr del Mite (Ministero della Transizione Econologica) per la progettazione di un impianto capace di produrre 1000 tonnellate annue della frazione organica del residuo umido.

Con questo progetto abbiamo una previsione di riduzione dei costi dei conferimenti presso il sito di Bucita ma anche un maggiore recupero degli scarti vegetali». I risultati sono positivi sotto il profilo ambientale evitando il via-vai di mezzi da e per Corigliano-Rossano. «Da sottolineare, conclude Giudiceandrea, la convenienza per i produttori che conferiscono gli scarti vegetali i quali avranno in cambio il compost pellettato».