Per questo gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Sant’Agata d’Esaro hanno posto sotto sequestro l’area boschiva interessata di circa un ettaro e mezzo e oltre 2000 quintali di legname, lasciati sul letto di caduta, denunciando per appropriazione indebita aggravata l’amministratore unico dell’impresa esecutrice dei lavori, con sede ad Acri, ed i suoi dipendenti quali esecutori materiali. Le indagini proseguono anche per accertare eventuali responsabilità in seno all'Ammministrazione comunale di San Sosti. L’ente infatti, non ha impedito la continuazione delle lavorazioni all’interno del lotto del bosco Pettoruto, nonostante con atto pubblico ne fosse stata dichiarata la chiusura definitiva a febbraio scorso.