VIDEO | A breve inizieranno i lavori commissionati dalla Città metropolitana, ma per riportare l'arenile e il borgo marinaro alla loro antica bellezza servirà un progetto più profondo
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«Siamo già a giugno e i lavori non sono ancora iniziati. Speriamo che partano al più presto». L'oceanografo Fabio Morfea guarda con malinconia la piccola spiaggia di Favazzina, frazione di Scilla. Le mareggiate dello scorso dicembre hanno cancellato le spiagge dello splendido borgo marinaro e distrutto numerose case che si affacciavano sull'arenile. Un cimitero di detriti popola ormai da sei mesi le due bellissime calette affacciate sullo Stretto di Messina. È una lotta contro il tempo per cercare di salvare quel che resta della stagione estiva già compromessa dall’emergenza Covid.
Grazie alla tenacia di un comitato spontaneo di cittadini, che si è costituito lo scorso dicembre, a breve dovrebbero iniziare i lavori di messa in sicurezza che porterebbero alla riapertura delle spiagge. «Quello che il Comitato ha fatto è dare aiuto al Comune di Scilla per la presentazione del progetto per la messa in sicurezza - dichiara Morfea - Abbiamo cioè messo a disposizione dell'ente le nostre professionalità. Speriamo solo che a giorni partano i lavori perché la spiaggia è stata interdetta dal Comune in quanto pericolosa».
I tempi rapidi nella stesura della progettazione sono stati garantiti, quindi, dai tanti professionisti presenti nel comitato. Senza la loro tenacia nel pungolare l’amministrazione pubblica e l’amore sconfinato per Favazzina, probabilmente non si parlerebbe ancora della messa in sicurezza.
«La Città metropolitana ha previsto uno stanziamento di 100mila euro - ha aggiunto Morfea - A giorni dovrebbero essere messi a bando i lavori e la nostra richiesta è che si faccia presto. Siamo già a metà giugno e dobbiamo riportare sicurezza e la possibilità ai pochi commercianti di poter lavorare quest'estate».
I lavori che si accingono a partire, però, sono solo un primo passo per il rilancio definitivo del borgo marinaro. Serve, infatti, un intervento più grande per poter riportare il borgo marinaro alla sua antica bellezza.
«Siamo già in contatto con la Regione che ci ha promesso di fare rientrare i prossimi lavori nella sua pianificazione - ha concluso l'oceanografo - Favazzina come succede un po' dovunque soffre per l'erosione della costa. Qui servono interventi profondi per il ripascimento e sulla »