San Pietro a Maida, poco più di 4 mila abitanti ai piedi del Monte Contessa. Un piccolo e tranquillo centro urbano circondato da alberi di uliveto. La denuncia che raccogliamo arriva da qui. A lanciarla tramite i social è il consigliere di Riscossa Sanpietrese Domenico Giampà stanco di vedere quello che prima era uno stadio frequentato e attivo, lasciato morire. Lo stadio comunale di San Pietro a Maida oggi ha ceduto allo scorrere del tempo, pezzi portanti sono stati divorati dalla ruggine, le porte che hanno accolto decine di goal sono state divelte e trascinate nel campo. Ma non solo.

 

Il piazzale antistante, proprio di fronte a dove una targa indica che si tratta di un’area di emergenza della protezione civile, si è trasformato in una grande e variegata discarica abusiva in cui trovare dai televisori, ai sanitari, ai secchi di vernice, ai mobili per la casa. Rifiuti speciali di ogni genere che si accompagnano a quelli differenziabili. Il tutto sovrastato da un intenso olezzo che il caldo amplifica e da insetti ed animali di ogni genere. I ragazzi di San Pietro a Maida, ci racconta Giampà, vanno a giocare altrove e a rimpinguare le squadre dei paesi vicini.


Da qui l’appello alla riqualificazione dello stadio, magari ricorrendo al bando regionale sulle strutture sportive che scadrà a breve. Una vera e propria opportunità da cogliere, spiega il consigliere, che permetterebbe di non pesare sulle casse dell’ente e allo stesso tempo di riportare alla vita lo stadio e con questo di dare nuovo impulso alla comunità di San Pietro a Maida.