VIDEO | Alla convention di A2A il direttore generale della società regionale rimarca il tema che nel 2021 ha causato un braccio di ferro con i consorzi di bonifica: «L'uso dei laghi e degli invasi va ottimizzato». Nel 2029 la scadenza della concessione: «Momento decisivo»
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È un mestiere difficile e che richiede competenze. Ed è per questa ragione che la multinazionale lombarda A2A si sente la maggior titolata a conservare la concessione sullo sfruttamento delle risorse idriche calabresi. La titolarità l’ha guadagnata diversi anni fa, nel 1968, oggetto poi di successivi rinnovi.
Acqua sotto i ponti
Ma di acqua nel frattempo ne è passata sotto i ponti, e non solo figurativamente. Per stessa ammissione del direttore BU Generazione e Trading di A2A, Lorenzo Giussani, i cambiamenti climatici e la siccità degli ultimi anni hanno inciso profondamente anche sulla produzione idroelettrica che ha registrato una contrazione. «Il 2022 è stato un anno molto complicato» ha detto presentando il bilancio di sostenibilità.
La guerra dell'acqua
E se lo è stato per il settore idroelettrico, abbiamo ragione di credere che lo sia stato, forse ancor di più, per l’agricoltura che usa quella stessa acqua - degli invasi calabresi, per inciso - ma per irrigare le coltivazioni. Un argomento tutt’altro che nuovo, anzi. Nell’estate del 2021 un vero e proprio braccio di ferro si è consumato con i consorzi di bonifica che denunciavano il mancato rilascio d’acqua e agricoltura in ginocchio a causa della siccità.
Cambiamenti climatici
Ieri come oggi la rimodulazione delle condizioni della concessione resta intatta sul tavolo della discussione. Troppo datata da non riuscire più a tenere conto dei mutamenti ambientali e climatici intervenuti nel frattempo, è il senso del ragionamento del direttore generale di Sorical, Giovanni Paolo Marati, presente all’iniziativa.
Il convitato di pietra
«Credo che le alleanze siano importanti sul tema della risorsa idrica che rappresenta una ricchezza molto preziosa per la regione» ha dichiarato facendo riferimento al “titolo” dell’evento: “Alleanze per la transizione ecologica” ma introducendo quel tema rimasto, come il convitato di pietra, fuori dal dibattito della convention organizzata da A2A.
Una alleanza per vincere tutti
«Da un lato è utilissima per la produzione idroelettrica ed è altrettanto preziosa per gli altri usi: in particolare, idropotabile e irriguo. Le alleanze sono importanti – ha ribadito - per cercare una regolazione ottimale di questa risorsa e distribuzione tra i tre settori che possa far vincere tutti: la produzione idroelettrica ma offrendo garanzie di continuità del servizio e disponibilità della risorsa per tutte le città della Calabria».
Il 2029, anno importante
E nonostante la ferma volontà espressa dalla società lombarda di restare in Calabria «assolutamente ben oltre il 2029», anno di scadenza della concessione, da Sorical si frena: «Il 2029 sarà un anno importante - ha precisato Marati - perché ci saranno i rinnovi di tutte le concessioni dell'uso idroelettrico in Calabria. Sarà un momento decisivo per definire nuove modalità di regolazione degli invasi che tengano conto delle mutate esigenze dell'utenza calabrese in termini irrigui e idropotabili. Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti, i laghi e gli invasi vanno gestiti in modo tale che tutti e tre gli usi vengano ottimizzati».