«Sulla progettazione della discarica di Melicuccà la situazione è molto semplice. Dal 2003 è stata chiusa perchè è stato rilevato che questa discarica aveva un impatto inquinante su tutta l’area. Questa presenza di rifiuti ha creato una grande preoccupazione in relazione alla sorgente Rina che sta a circa 3 km da quest’impianto». Sono queste le parole dell’assessore regionale all’ambiante Sergio de Caprio sulle sorti ancora tanto dibattute della discarica di Melicuccà.

Continua a tenere con il fiato sospeso la sorte della discarica di Melicuccà che se da un lato darebbe una svolta necessaria per affrontare l’emergenza rifiuti a Reggio Calabria , dall’altro preoccupa per il suo potenziale inquinante e presumibilmente nocivo. «Ci sono dei rifiuti su quest’area che hanno un potenziale inquinante, non molto elevato grazie alle ultime analisi che abbiamo fatto, dato il decorso del tempo».

Ma sul futuro le idee sembrano abbastanza chiare, i continui roghi di rifiuti a Reggio Calabria e l‘incessante emergenza che sta mettendo in ginocchio l’intera città hanno portato ad accelerare il percorso di riapertura che passerà comunque dalla bonifica del sito. «Dobbiamo decidere se togliere subito questi rifiuti, e ci stiamo muovendo in tal senso – ha concluso l’assessore – per tutelare ulteriormente la sorgete. La volontà è di togliere i rifiuti ancora presenti, diminuire il livello di pericolosità, metterli in un’area adeguata e sigillarli in un’aerea idonea riaprire e risolvere l’emergenza che sta riguardando tutto il reggino».