Si va avanti di emergenza in emergenza nel settore rifiuti in Calabria. Sempre sul punto si riesplodere per l'assenza di siti in cui trasportare l'immondizia. E se l'accordo chiuso prima dell'estate tra Regione e Sovreco, unica discarica ancora attiva in Calabria, conteneva la garanzia di un salvacondotto fino al 31 di agosto, la crisi è scoppiata con qualche giorno di anticipo per via del contingentamento dei carichi. «E' da cinque giorni che noi operatori viaggiamo dai Comuni di competenza, le strade sono piene di spazzatura così come i villaggi e noi non possiamo effettuare la raccolta», spiega Umberto Santaguida, operatore del Comune di Badolato.

 

La discarica di Crotone non ha ancora ottenuto il via libera all'ampliamento richiesto e viaggia pericolosamente verso la saturazione. I carichi provenienti dagli impianti vengono respinti riempiendo le aree di stoccaggio e impedendo ai mezzi di scaricare. «La struttura è satura - prosegue l'operatore - e non ci sono sbocchi dove poter portare i rifiuti. È tutto bloccato».

 

Disagi soprattutto nei Comuni della fascia costiera ionica ma con la prospettiva non troppo confortante di una crisi di sistema se la discarica di Crotone non otterrà il via libera all'ampliamento e la Regione non individuerà soluzioni alternative allo smaltimento: «Aspettiamo sempre risposte dai nostri politici perchè sicuramente questa situazione dipende anche da chi ci governa».

 

Luana Costa