L'ex governatore intervenuto a Crotone ha spiegato che il suo piano approvato nel 2016 «vietava nuove discariche. Basta veleni e basta inganni»
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«La filosofia del nuovo piano dei rifiuti della Regione apre le porte della Calabria alle porcherie di tutta Italia e di Europa». Lo ha detto Mario Oliverio, ex presidente della Regione Calabria, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Crotone ed incentrata sui ritardi della bonifica dell'area industriale e sulla richiesta di Eni Rewind di modifica del progetto operativo di bonifica, che prevede lo smaltimento dei rifiuti fuori dalla Calabria.
Oliverio, in qualità di rappresentante del comitato "Fuori i veleni. Crotone vuole vivere", ha parlato di «omessa bonifica rispetto ad una legge che impone all'Eni un percorso chiaro preciso e attraverso il quale smaltire i veleni del sito industriale di Crotone». Secondo l'ex presidente della Regione, «con il nuovo piano rifiuti si stanno rimettendo in discussione gli impegni assunti sulla base di studi scientifici e non di capricci di qualcuno. In questo piano si recupera un'impostazione vecchia che è in violazione delle normative europee perché reintroduce la termovalorizzazione. che è stata bandita dall'Europa».
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Oliverio ha spiegato anche che quando è stato presidente della Regione, il suo piano rifiuti approvato nel 2016 «aveva una linea di impostazione chiara e vietava nuove discariche». L'ex governatore ha definito «niente di più falso e ingannevole quanto approvato dall'attuale Giunta regionale, che ha annunciato una modifica al piano che impediva di realizzare altre discariche in Calabria: «Il nuovo piano, dal punto di vista dell'impostazione - ha detto Oliverio - fa della Calabria una discarica nazionale. La modifica prevede di ridurre il coefficiente chilometro quadrato/metri cubi di abbancamento da 110 mila a 70 mila metri cubi. Ma questa modifica non risolve il problema perché proprio é la filosofia del piano che non va bene. Qui c'è l'inganno. Il piano è fatto come un vestito su misura per chi vuole lasciare qui i rifiuti e per chi vuole fare la termovalorizzazione e trasformare la Calabria in una discarica dove produrre energia inquinante. Basta pensare che la richiesta di Eni Rewind di modifica del Pob 2 é partita tre giorni dopo l'approvazione, in appena un'ora da parte del Consiglio regionale, del nuovo piano rifiuti preparato da Occhiuto».
A detta dell’ex governatore, «il piano rifiuti non supera comunque il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, che è vigente, ma dobbiamo stare attenti affinché quello della sua modifica non sia un secondo step. Non a caso diciamo no a veleni e no ad inganni, perché quello che si sta consumando in modo subdolo é proprio un inganno. Siamo in presenza, in sostanza, di un tentativo che per fortuna è stato svelato grazie ad un comitato che unisce forze di diverso orientamento e che sta cercando di contrastare un disegno che danneggia con evidenza Crotone».