L’abbattimento dei conferimenti dei rifiuti all’impianto regionale pubblico di Bucita produce severe ripercussioni sui dipendenti della società che ha in gestione l’infrastruttura. Una rappresentanza dei lavoratori della Ekrò, sottoposta a ferie forzate e a cassa integrazione, nelle ultime ore ha tentato, invano, un incontro con il sindaco Flavio Stasi alla luce anche della recente ordinanza che affida a una società la racconta e il conferimento dei rifiuti con carattere provvisorio ed emergenziale. L’incontro tra le parti è stato solo rinviato.  

Per una rappresentanza di lavoratori la situazione che si sta vivendo rasenta «l’assurdo, spiega Sandro De Patto (dipendente dell’impianto pubblico di Bucita), già da diverso tempo l’impianto subisce soste per le ragioni legate al mancato conferimento degli scarti. Siamo tutti in cassa integrazione a rotazione in attesa di trovare soluzioni definitive e strutturali. «Abbiamo un impianto paragonabile a una Ferrari capace di svolgere funzioni ed attività di straordinaria rilevanza, ma siamo bloccati per ragioni imputabili a fattori estranei all’azienda e ai dipendenti». Chiesta la convocazione urgente di un tavolo istituzionale che veda protagonisti, l’Ato, la Regione Calabria e l’azienda Ekrò per trovare una soluzione sin dall’immediato.

I silenzi sull’Ecodistretto

La svolta potrebbe arrivare con la realizzazione dell’Ecodistretto e con l’avvio dei lavori di revamping (ammodernamento) sull’impianto che prevede un investimento per 45milioni di euro, fondi già intercettati, ma su cui grava uno strano silenzio. «La Regione Calabria ha realizzato un progetto di Ecodistretto a Bucita che ha superato tutti i pareri, continua De Patto, ancora oggi tutto è fermo e non si riesce ad indire il bando. Si tratta di una soluzione a medio-lungo termine che potrebbe risolvere in larga parte il problema». L’attuale situazione d’empasse produce disagi per tutti i comuni della Sibaritide: «Abbiamo chiesto l’accelerazione dei tempi per una nuova gara-ponte per la gestione dell’impianto di Bucita, tenendo conto che l’attuale società (Ekrò) è in regime di proroga, ha affermato il coordinatore della Uil Luciano Campilongo, tale atto potrebbe portare a soluzione il problema dell’impianto e dei lavoratori».