L'Ato Cosenza: «Vi abbiamo dato quello che avevamo, appena arrivano altri soldi paghiamo». Ma la società che gestisce il sito non ci sta. Ecco l'elenco dei Comuni inadempienti
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A partire da questa mattina i cancelli del'impianto di trattamento dei rifiuti di Rossano sono rimasti chiusi. L'ultimatum posto dieci giorni fa dalla società che gestisce il sito è scaduto in mattinata e dopo aver inviato comunicazione a tutti gli enti competenti Ekrò ha sospeso il servizio di trattamento dei rifiuti. Risale infatti a dieci giorni fa l'ultima missiva con cui la società chiedeva lumi sul pagamento delle spettanze da parte dell'Ambito territoriale di Cosenza. Rilevava il 24 giugno scorso «il mancato rispetto della convenzione» e invitava «tutti i Comuni interessati a verificare il pagamento delle rispettive competenze e il puntuale rispetto delle condizioni stabilite da parte dell'Ato di Cosenza e dell'ufficio tesoreria del Comune di Cosenza».
Tutti i Comuni inadempienti
La lettera è indirizzata al Comune di Corigliano Rossano e ai sindaci di Mandatoriccio, Cariati, San Giorgio Albanese, Spezzano Albanese, Laino Castello, Longobucco, Calopezzati, San Demetrio Corone, San Cosmo Albanese, Cassano allo Ionio, Campana, Terravecchia, Pietrapaola, Mottafollone, San'Agata di Esaro, Montegiordano, Crosia, Rocca Imperiale, Civita, Lungro, Firmo, Paludi, Mormanno, Cropalati, Calovento, Bocchigliero, Vaccarizzo Albanese, Roseto Capo Spulico, Terranova da Sibari, Morano Calabro, Laino Borgo, Saracena, Trebisacce, Amendolara, Fracavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Acquaformosa e San Basile.
La risposta dell'Ato
La società aveva già nei giorni scorsi tentato di comunicare con l'Ato Cosenza ricevendo come risposta una nota con cui nei fatti si confermava la circostanza secondo cui erano già stati «utilizzati tutti gli incassi pervenuti dai vari Comuni nell'anno 2020 per il saldo del dovuto in conto competenza 2019, per l'accredito delle somme secondo le determinazioni ed indicazioni del direttore dell'Ato ovvero procedendo secondo l'ordine delle stesse liquidazioni. Man mano che entreranno altre risorse, potremmo continuare ad effettuare ulteriori versamenti sempre seguendo tale ordine cronologico di liquidazione delle fatture».
La serrata
La società lamenta di non ricevere più pagamenti dall'Ato Cosenza dal mese di ottobre e dal mese di giugno non riuscendo più a sostenere i costi, soprattutto quelli riguardanti gli stipendi dei dipendenti, ha così deciso di serrare i cancelli dell'impianto.