La Regione aveva chiesto la disponibilità degli impianti pugliesi fino al 30 novembre ma il governatore Emiliano ha concesso solo un mese di tempo. Ogni giorno saranno smaltite al massimo 200 tonnellate di tal quale
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È un Sì ma al ribasso quello proferito dalla Puglia alla Calabria per consentire lo smaltimento dei rifiuti. Nella giornata di ieri la giunta Emiliano ha, infatti, emanato una delibera che consentirà il trasporto e il trattamento negli impianti pugliesi di 40mila tonnellate di tal quale, i rifiuti indifferenziati che in questi giorni si sono accumulati per strada e non ancora sottoposti ad alcun trattamento.
Impresa impossibile
La prima proposta avanzata dalla Cittadella chiedeva alla Puglia la disponibilità degli impianti fino al 30 di novembre ma la giunta Emiliano ha, infine, fornito il via libera solo per un breve lasso di tempo: fino al 30 di giugno e, quindi, solo per un mese. In teoria, dunque, la Calabria dovrebbe compiere un'impresa impossibile: trasportare 40mila tonnellate in appena 30 giorni. Secondo le stime, invece, saranno al massimo 200 le tonnellate che ogni giorno potranno essere trasportate in Puglia.
Impianti calabresi ancora chiusi
Ma quella finora partorita dalla Cittadella è solo una soluzione-tampone e che non provede alcuno sbocco per gli scarti di lavorazione accumulati in tonnellate negli impianti di trattamento calabresi, alcuni ormai chiusi da oltre una settimana dopo il blocco della discarica privata crotonese. In questi giorni alla Regione si sta lavorando infatti alla predisposizione di una nuova ordinanza che consenta di trovare un sito dove smaltire gli scarti, dopo la bocciatura della prima bozza di ordinanza che prevedeva un nuovo ampliamento della discarica privata crotonese.
Lievitazione dei costi
Tempi però ancora lunghi per l'avvio del trasporto dei rifiuti fuori regione dal momento che dopo il via libera della giunta Emiliano, la Calabria dovrà ora sottoscrivere un accordo con Ager, agenzia che gestisce il sistema dei rifiuti in Puglia. Nei fatti, si dovrà concordare una tariffa per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti che inevitabilmente lieviterà anche per effetto dei costi di trasporto.