L’assemblea dei sindaci dell’Ato di Crotone avrebbe dovuto riunirsi nei giorni scorsi, ma la seduta è saltata perché non è stato raggiunto il numero legale. Il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che la presiede, l’ha riconvocata per il 15 giugno, ma all’ordine del giorno ha inserito un punto inatteso: le sue dimissioni da presidente.

Voce chiama i sindaci alle loro responsabilità

«Mi presenterò da dimissionario, bisogna capire cosa è successo. Non ho capito se ci sono stati problemi con la ricezione delle convocazioni via mail, che a noi risultano comunque trasmesse e consegnate» ci spiega nel giorno in cui ha presentato l’avvio della raccolta differenziata in città. Una provocazione, pare, più che una ferma volontà di lasciare. Ma, a prescindere dai disguidi tecnici, Voce intende richiamare i sindaci alle loro responsabilità sul tema rifiuti: «Ci vuole l’impegno di tutti, non si può caricare il peso solo su un Comune, quello di Crotone. L’Ato deve essere sulle spalle di tutti e 27 i comuni».

I rifiuti a Lamezia Terme

Tra i punti che saranno in discussione nella prossima assemblea – che Voce spera sia chiarificatrice – ce n'è uno piuttosto importante: conferire l’incarico a un legale per resistere contro il ricorso presentato dall’Ato di Catanzaro contro il provvedimento della Regione Calabria, che ha aperto la discarica di Lamezia Terme ai Comuni delle altre province calabresi, compresa quella pitagorica. Una beffa dover agire legalmente per conferire altrove, secondo Voce, visto che «Crotone ha ospitato per anni i rifiuti provenienti da tutta la Calabria».

Raccolta differenziata

Intanto a Crotone sta per partire la raccolta differenziata, annunciata nei giorni scorsi. Il servizio sarà effettuato in via sperimentale in tre quartieri della città, per il momento, e sarà di tipo misto, che combina un servizio di raccolta “porta a porta” (nel caso di singole unità residenziali) con un servizio “di prossimità” (nel caso di unità condominiali). Per l’attività, il Comune non impegnerà nuove risorse, che saranno garantite invece da Akrea (società che si occupa della raccolta rifiuti in città) per 700 mila euro circa. L’amministrazione comunale, però, intende anche recuperare un vecchio finanziamento regionale per la differenziata porta a porta da 2,3 milioni di euro. Fondi che potrebbe permettere di estendere a breve il servizio in tutta l’area cittadina.