Si tratta di una soluzione tampone, frutto di un accordo con l’Ato di Reggio Calabria e condiviso con la Regione, che dovrebbe scongiurare l’emergenza fino al 31 dicembre. Voce: «Poi dovremo vedere come fare»
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A Crotone si cercano soluzioni per scongiurare l’emergenza rifiuti, che potrebbe deflagrare nel pieno della stagione estiva. I primi segnali di sofferenza sono già evidenti, con cumuli di immondizia in diversi quartieri della città. La Regione Calabria, nelle scorse settimane, ha autorizzato – non senza polemiche e levate di scudi – il conferimento di 150 tonnellate al giorno nella discarica di Lamezia Terme. Ora, parte degli scarti prodotti dal selezionatore di Ponticelli andrà a finire anche nel termovalorizzatore di Gioia Tauro, come previsto da una convenzione siglata tra gli Ato di Crotone e di Reggio Calabria, alla quale venerdì scorso ha dato il via libera l’assemblea dei sindaci del Crotonese.
Rifiuti a Lamezia Terme e Gioia Tauro
I quantitativi di rifiuti da conferire fuori provincia sono stati rimodulati: «L’accordo è condiviso con la Regione – spiega il sindaco di Crotone e presidente dell’Ato, Vincenzo Voce -. Ci hanno chiesto di conferire al termovalorizzatore Gioia Tauro il css, un combustibile prodotto dall’impianto di Ponticelli. Quindi, conferiremo 100 tonnellate a Lamezia e 60 tonnellate a Gioia Tauro». Si tratta di una soluzione tampone, che sarà adottata fino al 31 dicembre 2021: «Poi dovremo vedere che fine far fare ai nostri rifiuti» ammette il sindaco, ricordando che attualmente nella discarica privata di Columbra (ormai quasi esaurita) «sono impediti i conferimenti perché stanno eseguendo dei lavori. Vedremo se poi ci sarà la possibilità di conferire qualcosa, ma non dipende da noi»
Cumuli di spazzatura
Intanto, in città cumuli di spazzatura si vedono ancora ovunque, dal centro alla periferia. Cassonetti stracolmi e sacchi di immondizia a terra anche su viale Magna Grecia, proprio sul lungomare che da dopo il cimitero conduce verso Capo Colonna. Un’area, evidenzia Voce, che in questo periodo vede crescere l’utenza: «Ci sono tanti lidi, bagnanti, bungalow e ristoranti. Per questo aumenta la produzione di rifiuti». Che però non vengono raccolti: «È giusto che i cittadini sappiano che quando vedono la spazzatura per strada non dipende da Akrea o dai lavoratori che devono raccoglierla, ma dall’intero sistema e dagli impianti in cui devono essere conferiti gli scarti di Ponticelli, e questi impianti li gestisce la Regione».
Immondizia su viale Magna Grecia
Proprio viale Magna Grecia è una delle tre aree della città che dovrebbe essere interessata dalla sperimentazione della raccolta differenziata porta a porta, già avviata nei quartieri Poggio Verde e Margherita, nelle scorse settimane. Ma adesso la priorità, per Voce, è «ripulire la città, perché quando per un giorno non si raccolgono i rifiuti o le quantità prestabilite, è chiaro che si accumulano. La Regione - ripete da tempo il sindaco - ci deve venire incontro perché Crotone ha già dato, ora è Crotone ad avere bisogno».