VIDEO | Vertice con Comune e società Akrea. Secondo la Uil si tratta di investimenti necessari per far decollare la raccolta differenziata. C’è poi il problema delle isole ecologiche: «Piene e in condizioni igienico-sanitarie discutibili»
Tutti gli articoli di Ambiente
Prosegue l’interlocuzione avviata nei giorni scorsi tra amministrazione comunale di Crotone e sindacati sulle tematiche che interessano la città. Ieri, un nuovo incontro per portare sul tavolo del confronto l’annosa questione rifiuti, alla presenza di Akrea, la società partecipata del Comune che gestisce il servizio di raccolta.
Qual è il modello organizzativo di Akrea
«Vogliamo capire – spiega Fabio Tomaino della Uil - qual è l’organizzazione del settore rifiuti a Crotone, ricordando che nel 2020 proprio Crotone occupa il secondo posto nella classifica delle città con la Tari più alta in Italia. Questo perché nel quinquennio 2016-2020 è mancata una politica di investimenti in termini di attrezzature, mezzi e personale che potessero consentire un servizio degno di tale nome. Con il Comune abbiamo condiviso la necessità di capire quale sia il modello organizzativo di cui si vuole dotare il Cda di Akrea. L’organizzazione del personale, oggi, pecca di alcune leggerezze e di alcune operazioni che noi riteniamo illegittime che sono state fatte, per esempio, nei confronti degli ex ausiliari del traffico».
Raccolta differenziata
Intanto, «il cittadino continua a pagare una tassa sui rifiuti spropositata rispetto ai servizi ricevuti: la città è sporca, le isole ecologiche non funzionano, i rapporti con l’impianto di Ponticelli sono discutibili». Sul tavolo anche la questione della raccolta differenziata, che stenta a decollare: «Ci sembra che il Comune abbia un atteggiamento un po’ di sfida, ma in senso positivo: ci si mette in discussione per capire se si riescono a raggiungere gli obiettivi di percentuale di raccolta differenziata che lo stesso ente si è dato nel piano comunale dei rifiuti, che prevedono due step: il 25% a giugno e il 45% a dicembre. Per raggiungere tali risultati, ripeto, Akrea deve darsi un modello organizzativo in termini di attrezzature, mezzi e personale, che ovviamente prevede degli investimenti. Se non si investe, continueremo a non avere il servizio di raccolta differenziata né una città pulita e decorosa».
Problema ingombranti
A Crotone, c’è poi il problema degli ingombranti, che spesso trovano posto su strade e marciapiedi invece che nelle due isole ecologiche della città, che in questi giorni risultano comunque sature: chi arriva, viene rimandato a casa. In queste strutture, «non solo spesso non c’è spazio per poter scaricare, ma si lavora in condizioni igienico-sanitarie discutibili che possono compromettere anche la salute degli operatori che ci lavorano».