Maltempo a Reggio, il Valanidi fa paura. E la memoria torna alla drammatica piena del 1953

VIDEO | Livelli di guardia per la fiumara a sud della città dello Stretto. Disagi nella zona jonica della provincia e celebrazioni annullate a Bianco

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di Consolato Minniti
4 novembre 2018
12:44
Foto di repertorio (fonte Meteo web)
Foto di repertorio (fonte Meteo web)

C’è una certa apprensione fra gli abitanti della Vallata del Valanidi per le condizioni del torrente che attraversa l’estrema periferia sud di Reggio Calabria, al confine con Motta San Giovani. Come testimoniato dal video allegato al pezzo, nella mattinata odierna, la fiumara appare fortemente ingrossata a causa delle incessanti piogge che dalla notte appena trascorsa si stanno abbattendo sulla città di Reggio Calabria.

Dalle immagini di un utente di facebook, è possibile notare come il livello del torrente sia piuttosto serio, tanto da passare proprio a pochi centimetri da uno dei ponti che collega le due sponde dello stesso. Al momento non si segnalano problemi particolari né danni, ma l’attenzione della popolazione è tutta rivolta a quel letto di terra che, nei mesi autunnali, si trasforma in un fiume dalla portata seria. Livelli di guardia anche per i torrenti nel territorio di Melito Porto Salvo. Ma la soglia di guardia è altissima.


L’alluvione tragica del 1953

Sono ancora vivide, infatti, le immagini della tragica alluvione del 1953, in cui persero la vita decine di persone. Era l’ottobre di 65 anni fa, e Reggio fu colpita da un violentissimo nubifragio che causò la distruzione di circa 5mila abitazioni, con 4mila sfollati. Le zone più martoriate furono proprio quelle della Vallata del Valanidi, con lo straripamento delle fiumare Valanidi, San Giovanni e Armo che portarono alla morte di decine di persone e una quantità di danni incalcolabile per l’economia dell’epoca. Solo a San Gregorio, frazione a sud di Reggio, si contarono undici morti a causa del crollo delle abitazioni. Mentre le zone più a nord furono isolate. Anche il quartiere Saracinello fu duramente colpito nella notte, tanto da contare addirittura 14 vittime. Qui si registrò anche un vero e proprio miracolo: un bimbo dato per morto, fu invece ritrovato a diversi metri di distanza dal luogo in cui era sparito, aggrappato ad un ramo che ne aveva consentito l’incredibile sopravvivenza.

Anche i comuni della Piana e della Locride furono duramente provati dagli allagamenti, con la ferrovia jonica che venne distrutta in diversi punti e le strade sbriciolate dall’acqua. Anche qui si registrarono numerose vittime.

 

I provvedimenti odierni

Proprio per questa ragione, oggi, le fiumare che s’innalzano fanno immediatamente balzare alla mente quei ricordi e, dunque, un’attenzione massima. Lo testimonia la comunicazione del Comune di Bagaladi che invita i cittadini a non avvicinarsi per alcun motivo a corsi d’acqua e l’annullamento di tutte le celebrazioni per la festa delle forze armate a Bianco, per decisione del sindaco Canturi. A Reggio Calabria, invece, festa in tono minore all’interno della Prefettura, per il forte nubifragio verificatosi proprio nell’ora in cui erano previste le cerimonie al monumento dei caduti.

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