Non ha il tempo di ricrescere l’erba perché un nuovo rogo la incenerisce sul nascere. Un quadro desolante e spettrale si delinea nel quartiere di San Gregorio a Reggio Calabria, camminando per le vie, divenute discariche abusive a cielo aperto, che conducono al centro agroalimentare di Mortara. Cumuli di terra e cenere e un odore acre di bruciato del quale l’area non riesce più a liberarsi. «Da dieci anni viviamo in condizioni disperate. Non possiamo neppure aprire le finestre per i fumi tossici che ormai impregnano l’aria, ogni giorno per tutto il giorno e in ogni stagione. Siamo diventati la pattumiera della città e lungo le strade giacciono cumuli di rifiuti che costantemente vengono bruciati per fare spazio ad altri rifiuti. Non riusciamo più ad accettare di vivere in queste condizioni», ha denunciato il residente e componente del comitato San Gregorio Vedo, sento, parlo, Antonino Genoese.

Degrado di San Gregori cresciuto nel tempo

«Ho sempre vissuto qui e mi sono resa conto di come il degrado sia cresciuto nel tempo. Duole profondamente vedere il quartiere che ami ridotto in queste condizioni. La situazione è davvero insostenibile e la cosa che più ci rattrista e ci rammarica è l’assenza di risposte e attenzione da parte delle istituzioni», ha sottolineato ancora Floriana Cicciù, anche lei residente e componente del comitato San Gregorio Vedo, sento, parlo.

Una grave e perdurante situazione di degrado in cui versa un territorio periferico della città dello Stretto e della quale sono a conoscenza tutti i livelli istituzionali, non solo perché la zona è da tempo attenzionata per le vicende tormentate dello stesso mercato ortofrutticolo e perché non sono mancate le passerelle elettorali e le promesse, ma anche perché il comitato San Gregorio Vedo sento parlo ha scritto più volte a tutte le autorità competenti, tra le quali Sindaco e Prefetto, per chiedere invano interventi esaustivi e risolutivi.

I cittadini: «Denunciamo ma nessuno interviene»

«Abbiamo scritto a tutti, documentando la gravità della condizione del quartiere e investendoli della questione. Non abbiamo mai ottenuto alcuna risposta concreta. Abbiamo anche presentato in procura due esposti, nel 2019 e nel 2020. Ad oggi, nessun riscontro», ha evidenziato Antonino Genoese, componente del comitato San Gregorio Vedo, sento.

Si lascia, senza che alcuno ne abbia responsabilità, che un intero quartiere viva così. Complici comportamenti incivili di chi viene appositamente qui per buttare ogni genere di rifiuto e di chi indisturbatamente mette fuoco per fare spazio, i livelli di rischio per la salute e la sicurezza hanno superato ogni limite accettabile. I residenti non si rassegnano e, ricorrendo ad ogni mezzo legale, continuano a cercare di far ascoltare la loro voce.

L'impegno del comitato dei cittadini

«Noi continueremo a denunciare in ogni sede possibile questa condizione aggravata anche dalla presenza di carcasse animali. Persino l’Asp ha riconosciuto lo stato di gravità della situazione, eppure ad oggi ancora nessuna risposta fattiva e concreta», ha rimarcato la componente del comitato San Gregorio Vedo, sento, parlo, Floriana Cicciù.