VIDEO | Avrebbe dovuto riqualificare la zona che si affaccia sulla spiaggia di Calamizzi, ma è ancora un cantiere. La denuncia dei residenti
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«Dopo anni con la strada non asfaltata, la polvere e il fango, in un luogo che avrebbe potuto essere meravigliosamente fruibile come la bellissima e antica spiaggia di Calamizzi, adesso finalmente abbiamo la strada ma, per a causa di tanti altri problemi, non possiamo trarne pieno beneficio. Viviamo infatti in un cantiere. Qui il tempo che scorre passivamente, senza che i lavori ripartano, e l'unica cosa che vediamo crescere è il degrado».
È amara la constatazione di Giovanni Carlini, residente sulla lunga via Oronzio Pugliese che attraversa quello che avrebbe già dovuto essere il Parco lineare Sud a Reggio Calabria e che invece, nonostante le promesse dell'amministrazione comunale reggina, è ancora soltanto un cantiere. Ad oggi gli unici interventi sono stati quelli di muratura delle entrate della struttura incompiuta che invece di ospitare il punto di ristoro e i ricoveri per i pescatori, è stata depredata e vandalizzata, divenendo punto di ingressi indesiderati. Una mega opera pubblica ferma da mesi che, pertanto, richiede controllo dei vigilanti che monitorano l'accesso, limitandolo ai soli residenti. Giovanni Carlini, originario dell'isola dalmata di Làgosta, ama il mare e risiede lì per tutto l'anno, anche durante l'inverno in cui le altre famiglie invece si spostano più verso il centro, e dunque i disagi per lui e la sua famiglia sono costanti.
Fogne a mare e nessun allaccio nuovo
«Ci sentiamo abbandonati. Non abbiamo a chi rivolgere le nostre doglianze. Non si tratta di lamentele da poco. Quando c’è scirocco forte il mare si gonfia e arriva fino alla strada, dal momento che i frangiflutti sono stati posizionati in modo errato e non funzionale alla protezione della costa. La spiaggia è diventata un ricovero per le barche mentre il mare è inquinato da fogne a cielo aperto che in esso confluiscono, contaminando anche l'aria. Fuori imperano i topi grossi come gatti e il degrado. È paradossale che non possiamo ancora allacciare le nostre fognature all'impianto nuovo, che resta inaccessibile. Non sappiamo il perché. Così adesso quell'impianto invecchierà e noi resteremo con i disagi di sempre», sottolinea ancora il residente della zona.
Illuminazione scarsa e strada di ingresso dissestata
Ad aggravare il quadro, denunciato anche dal comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria, sono anche l'illuminazione scarsa e le condizioni della strada che conduce all'ingresso.
«Siamo al buio - evidenzia ancora Giovanni Carlini - fanno più luce i fari che ogni residente ha fuori dalla propria abitazione, e che in questo periodo dell'anno ancora sono quasi tutti spenti perché le persone non risiedono qui, rispetto ai lampioni non funzionanti in tutti punti del viale. Le luci sui marciapiedi che non funzionano proprio. Già nel giugno scorso ho reclamato per questa condizione ma nessuno è intervenuto. Poi ancora la strada che dalla Dia arriva fino al cancello di ingresso è pericolosa e piena di buche, alcune sono voragini insidiose. Noi reclamiamo ma sembra di non avere neppure qualcuno a cui rivolgerci. Nessuno ci ascolta», ha concluso il residente Giovanni Carlini.