«Ci eravamo già attivati appena visto il cantiere e abbiamo poi continuato a sollecitare quando abbiamo visto fermarsi i lavori. Dopo le pec, stante l'assenza di riscontri, ci siamo recati presso il Settore per capire come un canneto potesse diventare un terreno coltivabile e per conoscere anche il motivo dello stallo che ormai si protraeva da settimane. Abbiamo in quell’occasione appreso, ma non dal responsabile del procedimento che neppure ci aveva risposto per darci un appuntamento, che i lavori erano stati sospesi per la sopravvenuta esigenza di eseguire una bonifica straordinaria per via della presenza di amianto».

Così il comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria motiva l'ulteriore preoccupazione e le persistenti perplessità destate dalla situazione del terreno, nella zona Sud della Città dello Stretto, dove insiste il progetto di realizzazione di Orti Urbani. Si tratta un'area attualmente occupata da un canneto.

Un progetto a oggi incompiuto che finora ha prodotto un cantiere bloccato da mesi, con un ingresso già danneggiato, dove sarà necessario eseguire una bonifica straordinaria. Intervento che preoccupa, appunto, per la contaminazione rilevata in pieno contesto urbano e per la solita incognita dei tempi. Il tenace comitato non abbassa la guardia e continua a vigilare sul territorio, a chiedere risposte e chiarimenti al Comune e a rivendicare un ruolo attivo sulle scelte progettuali dell’Amministrazioni che investono la zona.

Lavori fermi e degrado in aumento

Avviati i lavori il 28 marzo, i lavori si sono fermati dopo poche settimane tramutando, come purtroppo spesso accade, quella data di fine lavori fissata al 6 dicembre di quest’anno nel segno dell’ennesimo impegno disatteso, spettro di un cantiere destinato a rimanere tale chissà per quanto tempo ancora.

«Ci lasciava perplessi che un canneto in un’area che per tanto tempo era stata una discarica potesse diventare un orto urbano, E infatti siamo venuti a conoscenza di questa circostanza che fa il paio con il fatto che negli anni abbiamo sempre visto quest'area riempirsi di cumuli di ogni genere di rifiuti. Vorremmo conoscere i tempi di questa operazione e, poi anche del completamento dell’opera. Faremo un altro sollecito. La trasparenza è un dovere dell’Amministrazione verso la cittadinanza; è dovere comunicare perché un’opera avviata sia stata sospesa e quale diventerà il nuovo termine di consegna dei lavori conclusi. Purtroppo, però, questo dovere non viene mai assolto», sottolinea ancora Filomena Malara, componente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria.

Un'area contaminata, senza tempi certi su bonifica e completamento opera

Si tratta di un’area degradata il cui recupero produrrebbe benefici e che invece adesso genera solo ulteriori preoccupazioni per l’amianto riscontrato e per la discarica a cielo aperto che, nelle more della bonifica e della ripresa dei lavori, si appresta a diventare nuovamente. Un contesto che riflette una generale sensazione di regressione e incompiutezza.

«Purtroppo le opere si iniziano e non arrivano a compimento e invece di migliorare il quartiere lo degradano ancora di più. Sembrava che la situazione ambientale stesse migliorando, invece purtroppo ciò si è rivelato solo un’impressione», ha concluso Fiorella Iacona, componente del comitato componente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria.