VIDEO | La Città metropolitana ancora senza siti per il conferimento degli scarti finali della lavorazione, verifiche in corso su Melicuccà e Motta San Giovanni. Ecco il punto sullo stato dell'arte
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La perdurante assenza di impianti cosiddetti finali, in cui concludere il ciclo della lavorazione e dello smaltimento dei rifiuti, da tempo ormai impone ai singoli comuni del comprensorio reggino di sostenere i costi della trasferenza degli scarti fuori regione e oltre.
Per colmare tale lacuna, prosegue innanzitutto l’iter di verifica e acquisizione dati al fine di bonificare l’area della vecchia discarica di Melicuccà, in località La Zingara, accanto alla quale sono in corso altrettante verifiche per l’entrata in funzione della nuova discarica di servizio in cui conferire gli scarti finali di lavorazione dei rifiuti provenienti dagli impianti di trattamento insistenti sul territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
L’importo di oltre novecentomila euro è stato già impegnato dalla Città Metropolitana per monitoraggio e acquisizione dati finalizzati alla elaborazione della Carta della Vulnerabilità, attività affidate in convenzione lo scorso agosto ad Arpacal a seguito della nuova perimetrazione delle aree da salvaguardare accanto alla sorgente Vina che approvvigiona, dal punto di vista idrico, un bacino di oltre ventimila abitanti dei comuni di Palmi, Seminara e Melicuccà. Non si placano, proprio per questo, le contestazioni dei territori.
Nella funzione di Ente di Governo dell’Ambito territoriale ottimale, che ancora di fatto organizzerà il sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani fino al definitivo subentro dell’Autorità Unica Rifiuti e Risorse Idriche della Calabria istituita nei mesi scorsi, su Melicuccà la Città Metropolitana di Reggio di fatto va avanti e, dopo l’ordinanza di utilizzo come area di stoccaggio, prepara anche la documentazione per chiedere alla Regione l’autorizzazione al funzionamento del nuovo impianto.
Ma le attese e anche le contestazioni non riguardano solo Melicuccà. La Conferenza dei servizi ha già approvato il piano di caratterizzazione, escludendo il rischio di contaminazione e la necessità di bonifica per il sito dell’ex discarica in località Comunia a Motta San Giovanni, sempre nel reggino. Il bando di gara per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza e adeguamento per la realizzazione dell’impianto di smaltimento scarti non è, però, ancora stato pubblicato dalla Regione. Con ogni probabilità accadrà entro l’anno. Il provveditorato per le Opere pubbliche ha, infatti, chiesto un’indagine di carattere sismico che sarà a breve affidata a un esperto esterno.