Sul lungomare di Corigliano-Rossano nella centralissima e rinomata Lido Sant’Angelo, uno dei luoghi estivi più “In” della fascia ionica calabrese, fa bella mostra di sè una discarica a cielo aperto. Non un cassonetto, non un mucchio di rifiuti ma una vera e propria discarica di inerti, materiale ferroso, plastica, scarti di potatura e anche un vecchissimo frigorifero dell’Algida, hold style, tutto arruginito. Tutto questo, a pochi passi dalla promenade di viale Mediterraneo dove ogni sera, d’estate, passeggiano migliaia di persone e turisti, e ad una ventina di metri dal bagnasciuga.

Una vergogna infinita di cui noi ci siamo accorti solo ora e l’abbiamo testimoniata ma c’è chi, un gruppo di turisti ha testimoniato che quella discarica si trova li (indisturbata) da più di quindici giorni. Ci hanno detto di aver segnalato il tutto alle autorità competenti, ma nulla si è mosso. «Abbiamo chiamato i vigili urbani – dicono i bagnanti – ma qui ancora non si è visto nessuno».

Il mare ha restituito altri rifiuti 

Tutto questo mentre stamani si stava svolgendo una manifestazione spot di pulizia e monitoraggio delle spiagge promossa da Legambiente durante la quale una ventina di volontari si sono rimboccati le maniche per ripulire l’arenile dall’altro cumulo di sterpaglia e rifiuti restituiti dal mare negli ultimi giorni a seguito dell’ultima burrasca.

Chi dovrà occuparsi della rimozione di quel mostro di rifiuti? Dovrà essere l’azienda che si occupa della nettezza urbana oppure quella alla quale è stato affidato l’appalto per la pulizia della spiaggia? Bisognerà attendere.

Soprattutto, però, sarebbe interessante capire chi si è fatto artefice di questo scempio ambientale e sanzionarlo. E a riguardo pare che il sindaco Stasi, impegnato nella grande operazione Città pulita, abbia già disposto dei controlli serrati da parte della Polizia municipale per portare a galla questo e tanti altri reati ambientali che in questi mesi sono ripetuti sul territorio.