Interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico e la salvaguardia del territorio: il consigliere regionale Giuseppe Pedà per il secondo anno scrive al presidente Oliverio e al commissario di Calabria Verde, generale Mariggiò affinché sia bissato il lavoro di pulizia eseguito all’inizio della scorsa estate sul fiume Budello, oggi nuovamente invaso da detriti e vegetazione. Chiesto anche il ripristino degli argini.

 

«Devo prendere atto -evidenzia Pedà nella missiva - che la mia passata  sollecitazione ha trovato pronta risposta ed efficace collaborazione istituzionale da parte del presidente della Regione e del generale Mariggiò, commissario di Calabria Verde. Non posso infatti che evidenziare il pregevole lavoro svolto dal personale di Calabria Verde durante la passata stagione estiva che, attraverso una serie di interventi professionali, ben organizzati e svolti con l’ausilio di risorse umane formate e competenti (e sostenuto anche dai comitati di cittadini attivi locali), ha ripristinato condizioni di “vivibilità” igienico-sanitaria e di sicurezza nell’alveo e lungo i margini del fiume Budello».

 

Il consigliere regionale evidenzia però come, ad oggi, la realtà del corso d’acqua sia tornata similare alle condizioni di incuria rilevate in passato: «Tale stato dei fatti -aggiunge- di converso, aumenta sensibilmente il rischio  di esondazione nei prossimi mesi invernali determinando un serio e concreto pericolo per la vita e l’incolumità fisica della popolazione residente».

Pedà sollecita dunque una reiterazione degli interventi di messa in sicurezza effettuati «ormai non più rinviabili -spiega- a fronte delle necessità attuali e visibili del territorio gioiese e di un intero quartiere che “convive” con la presenza, a volte rischiosa, del fiume Budello». Il consigliere regionale si dice certo della pronta collaborazione istituzionale rispetto alla problematica segnalata auspicando un riscontro quanto mai  celere, vista l’importanza della tematica stessa. Ma, soprattutto, pone infine ben in evidenza la necessità di attuare anche opportuni provvedimenti di ripristino degli argini (impegno che era stato assunto lo scorso anno) “a fronte dell’imminenza della stagione autunnale -conclude-particolarmente piovosa in questo territorio».