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"Cambierà il sistema di volontariato di protezione civile in Calabria tenendolo lontano anni luce dai giochi clientelari della politica, puntando prioritariamente sull'alta specializzazione delle associazioni". Diretto, lucido, così il capo della Protezione Civile regionale Carlo Tansi ha esordito questa mattina dal sul profilo facebook a pochi giorni di distanza da quando è stato resa nota la denuncia fatta proprio dal geologo in merito a presunti illeciti nella gestione precedente il dipartimento calabrese.
Irregolarità che sarebbero state commesse, secondo quanto denunciato da Tansi, nell'ambito della gestione e della messa in sicurezza dopo l'alluvione di Vibo Valentia del 2006 e altri eventi alluvionali riguardanti diversi comuni calabresi. Un fascicolo quello presentato alle Fiamme Gialle che verte, in particolare, sull'assunzione di consulenti esterni inseriti nella "struttura di supporto" e «pagamenti per i quali sussistono gravi indizi di illegittimità" in merito a fornitori e imprese coinvolte in «interventi di somma urgenza» .
Intanto, ammontano a 11 milioni e 800 mila euro gli stanziamenti concessi dal governo per intervenire sui danni provocati dagli eventi meteorologici che del ponte di tutti i Santi che hanno messo in ginocchio le Province di Catanzaro, di Cosenza e di Reggio Calabria, ed in particolare l'intero territorio del comprensorio della Locride.
Tiziana Bagnato