VIDEO | L’iniziativa ambientalista di pulizia del litorale si coniuga ad un forte messaggio alle comunità: «Cambiamo le nostre abitudini per vivere in un territorio in salute»
Tutti gli articoli di Ambiente
Una bandiera bianca e blu, agitata dal vento e da tanto, tantissimo entusiasmo. La battaglia di Plastic free nel Vibonese ricomincia dalla spiaggia di Bivona, lungo il litorale vibonese. Gli attivisti ed i volontari si danno da fare ripulendo l’arenile. Trovano e rimuovono rifiuti d’ogni tipo: sacchetti, bottiglie, mozziconi di sigaretta, ma non solo… «Questo è un Cd degli anni ’90, una vecchia playlist – spiega Andrea Ceraso, che mostra quello che per le nuove generazioni è una sorta di pezzo da museo –. È praticamente intatto e chissà quanto tempo è stato in mare. Dimostra quanto a lungo possa durare la plastica».
L’anima del gruppo è Antonio Puccio, referente di Plastic free per Vibo Valentia: «È solo una delle tante iniziative che abbiamo messo in campo – dice – ne terremo altre, sulle spiagge e non solo, del nostro territorio che vogliamo salvaguardare dalle plastiche, dalle microplastiche e da ogni altra forma d’inquinamento». Marilisa Tassone è un’attivista dell’associazione, insegna Yoga e crede in una perfetta integrazione tra l’uomo e la natura: «Dobbiamo cambiare le nostre abitudini di vita, rinunciare alla plastica che, inevitabilmente, poi diventa rifiuto e alla fine, la ritroviamo in luoghi come questo, in mare e non solo».
Plastic free scandaglia la spiaggia centimetro quadrato per centimetro quadrato. Debora Cosentino recupera un nugolo di frammenti dalle minuscole dimensioni: «Questa è una microplastica – dice – Queste invece sono tante microplastiche. Mi chiedo e chiedo ai cittadini se è davvero questo l’ambiente che vogliamo». Le microplastiche finiscono in grandi sacchi trasparenti messi a disposizione dal servizio di Igiene urbana del Comune di Vibo Valentia, che provvederà allo smaltimento. Tutto viene differenziato: le cicche di sigaretta da una parte, il vetro dall’altra. C’è poi l’indifferenziato: ingombranti, la spazzola di una scopa, tanto polistirolo sporco.
A dar manforte ci sono anche alcuni amministratori comunali, da sempre sensibili ai temi ambientali. Come Anthony Lo Bianco, consigliere comunale: «C’è maggiore sensibilità oggi e questo – incalza – lo si deve alla meritoria azione di associazioni ambientaliste come Plastic free, che dobbiamo sostenere con la nostra presenza ed il nostro impegno». C’è anche l’assessore comunale Carmen Corrado. Delega alle Attività produttive, ma aderente a Plastic free da anni: «Abbiamo trovato tanti rifiuti – afferma – ma molto meno rispetto alle estati precedenti, meno bottiglie, niente cannucce… Credo che qualcosa sia davvero cambiando e ciò lo si deve anche a campagne di sensibilizzazione come questa».
Il gruppo capitanato da Antonio Puccio è «aperto» e, anzi, stimola il contributo delle altre associazioni. La Pro loco è in prima fila: «È nostro dovere esserci – incalza Patrizia Speziale – perché vogliamo un ambiente pulito non solo per chi ci vive, ma anche per i tanti turisti che scelgono questi luoghi meravigliosi per trascorrervi le vacanze». Presenze ancor più significative, quelle dei volontari che hanno appreso della iniziativa ambientalista grazie ai social network, come Maria Rosaria e Giuseppe: «Siamo entrambi di Bivona, abitiamo a poche centinaia di metri da qui. Abbiamo visto su Instagram e siamo venuti, il nostro è un territorio che per troppo tempo è stato trascurato, noi vogliamo riprendercelo avendone cura».